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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

NATALE SENZA REGALI AI BAMBINI


Decreto contro il gioco: sarebbero colpiti i più piccoli

Si chiama ludopatia, e significa malattia del gioco.

La parola d’ordine tra centrodestra, centrosinistra e partito trasversale è "Stop al gioco", richiesta accolta dal Governo che sta mettendo a punto un decreto contro le sale giochi.

Purtroppo la politica è sempre in ritardo, perché le sale giochi non esistono più da un bel pezzo.

Tetris, Donkey Kong e Pacman sono andati in pensione (quest’ultimo, se pure esodato, ha mantenuto il suo faccione sorridente e ha trovato lavoro come smile nelle email).

Il pre-pensionamento dopo soli vent’anni di lavoro, come accade anche in altre realtà lavorative, si è reso necessario per l’avvento delle nuove tecnologie Nintendo e Wii. Nei casi più sfortunati si è dovuto ricorrere al licenziamento degli amici che ci hanno tenuto compagnia sul finire dello scorso millennio.

Il decreto, dunque, si applicherà soltanto ai bambini, che sono rimasti gli unici autentici giocatori professionisti. I bambini, se lasciati liberi di scegliere, giocano anche dodici ore al giorno, saltando addirittura il pasto o il sonnellino, per non parlare di attività noiose e inutili come lo studio, il lavarsi e la visita settimanale alla vecchia zia.

Il decreto rischia perciò di colpire soltanto loro, e, indirettamente, di dare un’altra mazzata all’economia disastrata dalla crisi, impedendo di fatto ai genitori di acquistare ogni genere di giocattolo o videogioco. In vista del prossimo Natale il danno sarebbe enorme.

Alla luce di queste considerazioni l’ACC suggerisce cautela e propone, al posto del decreto, una soluzione più indolore, in grado di ovviare all’unico vero problema: l’utilizzo sconsiderato delle slot machine.

Sarebbe sufficiente lasciar giocare gratuitamente nelle sale slot, così i giocatori compulsivi ritroverebbero la serenità. Alla fine si stancherebbero, non avendo diritto, ovviamente, ad alcuna vincita in denaro, ma riuscirebbero così a riportare a casa intatto (o quasi) lo stipendio e la pensione. Parliamo ovviamente dei privilegiati, che hanno ancora uno stipendio o una pensione...

Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (NOVEMBRE 2013)

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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA



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