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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

IL GRAVE PROBLEMA DEI DISABILI

Gent. nonché stim.ma, precis.issima e stup.issima (stupendissima, n.d.r) Accademia,

sono Olindo Mastro di Candelo (Biella), ma gli amici mi chiamano Mastro Olindo; vi scrivo per un problema che colpisce molti invalidi, molti disabili, oltre a molti disabili con invalidità e invalidi con disabilità.

Ho 47 anni e sono disabile dal 2007, cioè da quando mio cugino, grazie a una laurea per corrispondenza alla Bobmarley University, è entrato a far parte della CO.ME.GIA.DIS.SI (COmmissione MEdica GIAmaicana DISabilità SImulata) ente che ha promosso lo stato della Giamaica, oltre che paradiso fiscale, anche paradiso sociale.

Faccio l’impiegato, un lavoro sedentario, ma gioco regolarmente a tennis e a calcio. Purtroppo, la sera sono sempre troppo stanco e le gambe non mi reggono, perciò ho avuto diritto al tagliando arancione per disabili, che mi permette di svolgere le incombenze necessarie alla mia autonomia.

Mi ritengo un cittadino modello: infatti, per onestà, anziché richiedere a mio cugino il tagliando arancione per mia moglie e mio figlio, permetto loro di usare il mio, così lei può liberamente andare a far shopping, mentre il ragazzo trova sempre un bel parcheggio, riservato ai disabili, davanti alla sua discoteca preferita. Per fortuna i veri disabili vanno raramente in discoteca.

Purtroppo, da un po’ di tempo a questa parte, anche i parcheggi per disabili scarseggiano, perciò vorrei sollecitare le amministrazioni comunali ad aumentarne il numero, soprattutto nei pressi dei locali che frequenta la mia famiglia.


Carissimo Signor Mastro Olindo,

innanzi tutto non dobbiamo confondere i disabili con gli handicappati, e, tra questi, gli handicappati fisici con quelli mentali. Dalla sua lettera, emerge che i componenti della vostra famiglia appartengono a quest’ultima categoria.

Giustamente per sostare nei parcheggi gialli, la sua condizione psicofisica, di estremo affaticamento dopo una giornata di lavoro e sport, benché grave, non è sufficiente, occorre anche disporre di regolare tagliando, e non è il suo caso.

Sicuramente la certificazione di suo cugino medico sarà valida sull’isola americana, dove, con ogni probabilità, il problema principale non è lo smog, ma ben altro tipo di fumo.

Fortunatamente per lei è stata approvata da poco una legge che prevede, anche per i disabili, l’innalzamento dell’età pensionabile, che presto verrà elevata a settant’anni.

Così, almeno durante l‘orario di lavoro, avrà più libertà di movimento e di parcheggio.

Nel frattempo le consigliamo di lavorare un po’ meno, specialmente durante i giorni nei quali prevede di praticare anche sport. Non dimentichi che esiste sempre la possibilità di mettersi in malattia, per esempio quando deve giocare un’importante partita di calcio. Se le verrà inviato il controllo dal datore di lavoro, potrà sempre far intervenire suo cugino, che, con una telefonata dalla Giamaica, potrà accordarsi direttamente con il medico fiscale.

Con i migliori auguri (di continuare a farla franca).


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