Stacks Image 2

Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA

OTTOBRE: IL MESE DELLE ZUCCHE


Da fine settembre a inizio novembre, un po’ in tutta Italia,

ma specialmente in Piemonte, spuntan

fiere, sagre e mostre della zucca.

In alcuni casi sarebbe meglio dire… mostri.

.

Ma che cos’è realmente la zucca? Un frutto, un ortaggio, una pianta decorativa?


Curiosa, strana creatura, la zucca sfugge alle comuni classificazioni. A dirla tutta non è sicura neppure la sua appartenenza al Regno Vegetale. Secondo una audace teoria, poco divulgata ma accreditata tra i paleontologi e i botanici come “Teoria delle scemenze di zucca”, alcuni suoi semi sono giunti sulla terra probabilmente da un altro pianeta, ben nascosti nel cuore di un meteorite. Così, qualche migliaio di anni dopo il Big Bang, tra il periodo Giurassico e il Cretaceo, trovando un ambiente favorevole, questi semi hanno dato origine a strane piante, che crescevano in lungo e in largo e di palo in frasca, abbarbicandosi ad ogni sporgenza con viticci e laccioli.


Quell’era preistorica fu chiamata periodo Cucurbitaceo. Le zucche sono sopravvissute anche alle glaciazioni, trasformandosi in zuccotti algida, e si sono diffuse in tutti i continenti.


A Torrazza Piemonte, presso il Pregiato Laboratorio Cucurbitaceo Torrazzese, che studia le zucche sotto la direzione dell’esperto cucurbitologo Kusòt al-Brüsq, sono stati effettuati esperimenti, naturalmente senza utilizzo della vivisezione. Per gentile concessione pubblichiamo qui alcuni risultati:

.

La zucca in cucina e nel resto della casa


Della zucca si utilizza tutto: i fiori in pastella e nelle frittate, la polpa in mille ricette dal risotto alle torte, i semi, che sono ottimi salati, da sgranocchiare. Se ne può anche usare la scorza, intagliata, ad usi decorativi.


Zucche piccole, non commestibili, di forme disparate e colori straordinari, si usano come soprammobili singoli, o in piatti e cestini sparsi per tutta casa. Nei classici litigi tra coniugi, in sostituzione dei piatti, ci si può lanciare queste zucche, che hanno quindi una importante funzione di salvaguardia del vasellame prezioso.

Un particolare tipo di zucca, adeguatamente lavorato, diventa “Luffa”, materiale morbido, con le stesse caratteristiche delle spugne naturali. Insomma, mettetevelo nella zucca: la zucca serve anche per lavarsi.

.

La zucca nelle fiabe e nelle leggende


Queste creature, che di giorno sono quanto di più inanimato, pesante e inerte possa esistere, nell’immaginario collettivo pare abbiano intensi movimenti notturni. Antiche storie narrano di zucche trasformate in teste, in spaventapasseri, in mezzi di trasporto per Cenerentole, e in generale, per collaboratrici domestiche che vogliono cambiare datore di lavoro.


Ogni anno, ad Halloween, festa scopiazzata dagli States e diventata alternativa a feste più nostrane in onore dei defunti, le zucche si trasformano in testone vuote, mostruosamente intagliate e illuminate dall’interno da un moccolo acceso.

Il nome deriva dal latino “cocutia” (leggi cocuzia) cioè testa, poi trasformato in “cocuzza”, e infine in zucca. Ma, obietterà qualcuno, in latino testa non si dice caput? Roma, caput mundi e non Roma, cocutia mundi… I latinisti hanno risolto il dubbio ipotizzando che i re, i condottieri, i patrizi fossero caput, ovvero i capi, mentre i sottoposti, i braccianti e i servi erano le teste di cocutia, da cui, passando dal latino classico, al tardo latino e poi al volgare, teste di cocatio (leggilo come vuoi, sempre quello è…).



.

A cura della Dottoressa Stephanie Hop-là

Biologa marina e montana.

Master in Cucurbi et Orbi presso l’Università di Israele - Orto Botanico Getsemani

(OTTOBRE 2013)

.

AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA

Disclaimer. Questo blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog potrebbero essere estrapolati da internet e, pertanto, se non considerate di pubblico dominio, perlomeno accessibili a chiunque. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, siete pregati di comunicarcelo senza esitazioni all’indirizzo e-mail: info @ lastampella.it e saranno immediatamente rimossi.
Gli scritti che contengono riferimenti a persone realmente esistenti hanno il solo scopo (si spera) di far sorridere e sono frutto del vaneggiare degli autori. Se tuttavia qualcuno non gradisse un articolo o una sua parte può chiederne la rimozione all’indirizzo di cui sopra, motivando l’istanza.
Non siamo responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
| Copyright © 2016 La Stampella | contatti | newsletter | privacy policy | sitemap |