Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
LA PAROLA DEL SECOLO
TAMPA
Significato
Genericamente fossa, ma assume anche significati più precisi, come maceratoio per il letame destinato al concime, grossa pozzanghera fangosa, pantano, stagno.
Etimologia
Parola sabauda di etimo incerto. A volerlo cercare a tutti i costi c'è il rischio di impantanarsi in una insidiosa "tampa" di possibilità.
Possiamo però citare il Dizionario Etimologico Francopiemontese (edito da Savoiardi&Torcetti - Torino), che ipotizza la derivazione dal francese trou (buca) e ample (ampio), quindi trou ample, buca ampia, diventato poi tample e successivamente italianizzato in tampa.
Commento
Quando Giulio Cesare giunse nella Pianura Padana e si accampò con le sue truppe nei territori dell'attuale Torino, l'insediamento fu denominato Augusta Taurinorum per la presenza di numerosi tori. I contadini li allevavano per venderli alle fiere dei "compro toro", diffuse in ogni contrada, quasi come i "compro oro" odierni.
Nel Medio Evo, dopo il crollo delle quotazioni del toro, i tori venivano condotti nel "castrum", e convertiti in boves, mansueti bestioni da tiro. I buoi erano docili e benvoluti (tutti conosciamo "T'amo pio bove", incipit di una delle più famose liriche del Pascoli, che non era un poeta piemontese, ma era abbastanza "bogianen" da sembrarlo).
Ma che cosa c'entra tutto ciò con la parola tampa? Ora ci arriviamo.
I buoi mangiavano e ruminavano parecchio, e per poter conservare le loro abbondanti deiezioni, preziose per fertilizzare i campi, si scavavano appunto le tampe.
Nelle giornate più calde i miasmi erano insopportabili e le tampe necessitavano di frequenti svuotamenti.
Secondo alcuni storiografi, nel secolo XV il lavoro di svuotamento veniva eseguito dai forzati di una colonia penale nei pressi di Cuneo. Pare che alcuni di loro siano riusciti a fuggire, abbiano attraversato l'Appennino e si siano imbarcati a Genova come mozzi, su alcune imbarcazioni dirette alle Indie. La città di Tampa in Florida sarebbe stata fondata proprio da costoro. Come siano giunti in Florida dalle Indie non è così chiaro, ma si hanno alcune testimonianze sull'anno dell'imbarco: era probabilmente il 1492.
Oggi la parola tampa è usata soprattutto in senso metaforico: "Mi sono fatto una tampa" significa che ho commesso una imperdonabile gaffe e vorrei sprofondare in una fossa virtuale. Lo studente ha fatto tampa all'interrogazione perché non sapeva nulla. Un amico si è fatto una tampa micidiale, perché ha telefonato alla sua nuova ragazza chiamandola Cristina, sebbene lei si chiami Lucia.
Stefania Marello
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