Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
POTREBBERO SPARIRE I FUSI ORARI
"A che ora è la fine del mondo?", cantava Ligabue, senza però dare una risposta.
Il problema è che non esiste una risposta certa, e non occorre essere Einstein per capirlo. Supponendo che la fine del mondo debba giungere alle 17:13 in punto a Correggio, dove vive il Liga, per un Americano sarebbe tarda mattinata, ma per un giapponese sarebbe addirittura il giorno dopo!
I più con-fusi sarebbero gli abitanti della ex Unione Sovietica, che devono fare i conti con ben sette fusi orari.
A tentare di risolvere questo annoso problema ci pensa, ancora una volta, l'Accademia dei Cinque Cereali in collaborazione con l'Università di Pensologia di Torino.
Sarà sufficiente stabilire un orario unico in tutto il globo terrestre per avere la certezza del tempo in cui viviamo.
Se sono le sette in tutto il mondo, tutti fanno colazione: in alcuni Paesi splenderà il sole, in altri si gusteranno caffè e brioche al chiaro di luna.
I vantaggi sarebbero notevoli: chi viaggia non dovrà più spostare le lancette dell'orologio e si eliminerebbe anche il fastidioso jet lag, vera spina nel fianco dei viaggiatori.
Gli scambi sarebbero agevolati. Ad esempio, chi commercia con gli U.S.A., deve attendere il pomeriggio per poter comunicare con gli americani. Con questo metodo potrebbe farlo già alle otto del mattino, perché sarebbero le otto anche negli States.
Anche la finanza ne trarrebbe beneficio: le borse aprirebbero tutte contemporaneamente, quindi non avrebbe senso prestare attenzione alla chiusura di Tokyo e all'apertura di Wall Street.
Paul Rice – ACC
La clessidra multifusoraria potrebbe andare in pensione
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