Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
IL PORTIERE O LA PORTIERA?
Considerazioni di una nonna sui Mondiali di Calcio Femminile
Se si parla del portiere, si pensa al calcio, è ovvio. Se si parla della portiera, beh, la cosa è meno ovvia: c'è chi pensa alla portinaia del palazzo, e chi si ricorda di quella parte dell'auto che le donne sbattono troppo forte. A chi verrebbe mai in mente che in porta potrebbe esserci anche una donna?
Invece può, e questi intriganti mondiali di calcio femminile ci stanno dimostrando che può essere anche molto brava. La portiera della nostra nazionale è fantastica, e se potessi la adotterei come nipotina. Adoro quando la inquadrano da vicino: un viso d'angelo che assume l'espressione di una tigre che difende i cuccioli quando si appresta a parare un rigore, e che urla continuamente ordini ai difensori (dovrei dire difenditrici? Nemmeno il correttore di Word le riconosce, e si ostina a scrivere "di fenditrici", come fossero due parole). E le attaccanti? Agili, determinate, instancabili. E il centrocampo, e la difesa? Tutte meravigliose.
Quando segnano esultano meno dei colleghi maschi, ma si riorganizzano immediatamente, perché sanno che non basta un goal, se pure acrobatico e straordinario, per vincere la partita e superare il turno. Umili e combattive, quando cantano l'inno nazionale non biascicano, non si scaccolano, si vede che ci credono e per loro la frase "siam pronti alla morte l'Italia chiamò" ha un senso metaforico, ma sportivamente importante.
Quando vengono intervistate in tv parlano, udite udite, in italiano corretto, e usano parole come "pragmatico" "fuorviante" "meticoloso", parole che alcuni ben più famosi colleghi maschi non riuscirebbero nemmeno a leggere senza impappinarsi come scolaretti.
Ieri sera ho seguito per alcuni minuti una partita maschile degli under 21: ragazzoni muscolosi, esuberanti, impavidi. Forse sono più veloci delle ragazze, forse il gioco è più vivace come ha dichiarato qualche giornalista sportivo (io direi che è solo più confuso); certo il tifo è più rumoroso e i soldi in gioco sono tanti, tanti di più. Ma in quei pochi minuti ho visto scontri continui, due cartellini gialli, un giocatore a terra che si rotolava e faceva i capricci perché gli avevano pestato un dito, un altro che, subito dopo aver lanciato la palla in rete, sembrava si fosse annusato l'ascella, e invece aveva baciato un tatuaggio.
Non si può ribattere a quelli che dicono che le donne non hanno le palle, perché questa è anatomia. Ma metaforicamente parlando le hanno anche loro e, soprattutto, con le palle ci sanno fare davvero.
Nonna Abeffarda
Le donne sanno fare i golf con le mani...
e i goal con i piedi
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