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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE


Lavorare meno fa bene a tutti. Microsoft Giappone testa la settimana lavorativa di quattro giorni, con risultati eccezionali sul fronte lavorativo e nella soddisfazione del personale. L’azienda ha pagato spese per viaggi e workshop per il tempo libero. La produttività dei lavoratori è aumentata del 40% e la loro soddisfazione del 92%. Sono felici, e più produttivi dal lunedì al giovedì. E l’azienda ha ridotto del 23% il consumo d’energia elettrica. Il Compendium of Productivity Indicators dell’OECD, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, dice che i nipponici sono sul più basso gradino della produttività tra le aziende del G-7. Così si rimedia. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ho un giovane amico, di 66 anni, che non lavora neanche un giorno da 25 anni ma dice che sta benissimo. E quindi, la teoria è comprensibile”.


La pioggia può causare l’infarto. C’è correlazione tra condizioni meteo e rischio di infarto. Uno studio pubblicato sull’International journal of Cardiology ripreso da Quotidiano sanità, a cui ha collaborato l’Unità operativa complessa di Cardiologia dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, diretta da Francesco Versaci, spiega che c’è legame tra clima e infarto, ed è possibile effettuare le previsioni in anticipo. Lo studio ha analizzato le variabili climatiche quali temperatura, umidità, pioggia, pressione atmosferica forniti dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare di Pratica di Mare. Tali risultati hanno importantissime implicazioni sulle strategie terapeutiche dei pazienti: riuscire a prevedere con anticipo i giorni considerati a più rischio di infarto offre la possibilità di prevenzione dei pazienti a maggior criticità. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Quando diranno che la nebbia può causare le emorroidi?”.


L’umanità consuma 140 miliardi di tonnellate di cibo di troppo, che rende obesi o sovrappeso uomini e donne. Lo dice una ricerca dell’Università di Teramo e del Crea (Consiglio di ricerca per l’agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) che è stata pubblicata sulla rivista scientifica Frontiers in Nutrition. I ricercatori Mauro Serafini, Elisabetta Toti e Carla Di Mattia hanno analizzato i dati Fao sulle quantità di prodotti consumati per regioni geografiche. Spiegano che è importante agire sulle persone: se diventano obese, o mangiano troppo, fanno un danno al pianeta. Ci sono due milioni di obesi, secondo l’OMS, specie in Europa, in Nord America e Oceania. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ringraziamo i comunisti, perché mangiavano i bambini”.


La startup COP ha sviluppato “Chi Odia Paga”, piattaforma legaltech che difende legalmente le persone bersaglio di odio online per i reati di diffamazione, stalking, revenge porn, cyberbullismo, hate speech. Fondata da Francesco Inguscio, CEO del venture accelerator Nuvolab, è sostenuta dal fondo impact investing Oltre Venture. Punta a tassare chi odia “per finanziare progetti di sensibilizzazione ed educazione ad un uso costruttivo della comunicazione sulla Rete”. Luciano Balbo, presidente e co-fondatore di Oltre Venture ha spiegato: “Il nostro obiettivo è investire in aziende economicamente sostenibili, che sviluppino soluzioni concrete ai problemi sociali. Chi Odia Paga democratizza l’accesso ai servizi legali per le vittime di odio online”. Il 70% dei 215 mila tweet analizzati nel 2019 contiene messaggi di odio: le vittime dei messaggi potranno chiedere la rimozione degli insulti, inviare diffide ed esposti al questore, denunce e querele, in base alla gravità del reato commesso dagli hater. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Molto bello ed edificante. Tuttavia, aspetto che qualcuno mi difenda dall’odio del coglionazzo banale che incontro nella vita di tutti i giorni”.

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