Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
PAR CONDICIO VIRALE
Con l'espressione latina par condicio si intendono quei criteri adottati dai mezzi di comunicazione per garantire una pari visibilità a tutti i partiti politici.
Da quando però un microscopico virus ha invaso con prepotenza i media, i social e le nostre conversazioni, si è avvertita la necessità di applicare la par condicio anche agli eminenti esperti in pandemie: virologi, epidemiologi, infettivologi, microbiologi e alcuni altri ologi meno illustri, ma altrettanto esperti di virus e di distanze-sputacchio. Nessuno sa dove se ne stessero nascosti prima della pandemia, forse in laboratori sotterranei, negli scantinati di oscuri istituti di ricerca o in grotte carsiche, abitate da pipistrelli asintomatici e pantegane convalescenti.
Questi scienziati non sono (almeno non ufficialmente) di destra o di sinistra come i politici, però si possono dividere in due grandi categorie: ottimisti e pessimisti. Gli ologi ottimisti sono quelli del virus mezzo vuoto: sostengono che in fin dei conti il Covid è solo un'influenza un po' più contagiosa delle altre, che la pandemia si esaurirà presto, e che le scuole dovrebbero aprire, perché anche loro sono stufi di avere i figli tra i piedi, tra una ricerca di laboratorio e un talk show televisivo. Viceversa i pessimisti vedono il virus mezzo pieno, prevedono l'aumento esponenziale del contagio, consigliano di non riaprire le scuole mai più, e fanno continui riferimenti ai film Virus Letale II - Il Ritorno, Virus Letale III - La Vendetta, e Virus Letale IV - La Fine Del Mondo.
I due gruppi sono in continua competizione, e quando intervengono nello stesso dibattito si rischia l'insulto e la rissa. Bisogna alternarli, invitandoli in giorni diversi o in trasmissioni diverse. L'importante è rispettare la par condicio, in modo che alla fine di ogni giornata abbiano parlato tanti ottimisti quanti pessimisti, e la gente che li ascolta non sia mai sicura di nulla.
Infatti siamo un po' confusi nell'apprendere, alle otto del mattino, che se hai avuto il Covid ora sei immune, ma, all'ora di pranzo, che non solo il virus non conferisce immunità, ma potresti soffrire di orticaria da stress post traumatico. Andiamo in paranoia nel sentir dire dal dottor Spaventa che gli asintomatici sono contagiosissimi e trasmettono la malattia come untori manzoniani, ma siamo sollevati quando, cambiando canale, sentiamo il professor Sereni affermare che un positivo asintomatico non riuscirà a farci ammalare, nemmeno se ci sternutirà in faccia.
Il giorno successivo, il quotidiano Il Mattino Presto pubblica i risultati di uno studio, secondo cui il Covid si può curare semplicemente con il succo di liquirizia. Ma poi, sul Corriere della Tardanotte leggiamo che non esiste cura, perché questo virus cambia continuamente. Non solo, ma che si annida nella suola delle scarpe ogni volta che usciamo, e lì sopravvive fino a nove giorni. Gli incubi sono comunque assicurati, e sono state viste persone indossare le mascherine anche sulle scarpe.
Persino i siti di Meteorologia si sono specializzati in Previsioni del Virus, e anche lì pessimisti e ottimisti si contendono il maggior numero di clic.
Non illudiamoci che sia un vizio italico: da oltre oceano, la dolce e materna dottoressa Capua ci racconta storie rassicuranti sui simpatici virus con i quali conviviamo da sempre, alternandosi con il Professor Fauci, che, con quel suo garbo da nonnino che stride con la ferocia del cognome, preannuncia un peggioramento inarrestabile della pandemia, almeno finché non ci sarà un vaccino. E chissà quando arriverà il vaccino.
Se arriverà.
Stefania Marello - ACC
Fauci
Professor Fauci
Gli scritti che contengono riferimenti a persone realmente esistenti hanno il solo scopo (si spera) di far sorridere e sono frutto del vaneggiare degli autori. Se tuttavia qualcuno non gradisse un articolo o una sua parte può chiederne la rimozione all’indirizzo di cui sopra, motivando l’istanza.
Non siamo responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.