Che ricordi, quelle discoteche o discopub a ingresso gratuito con obbligo di consumazione!

Purtroppo se ne sono ricordati anche i nostri scaltrissimi mattacchioni.

In tempo di crisi occorre ingegnarsi e, vista l'impossibilità di far entrare nel locale i consumatori, perché non attivarsi all'esterno riesumando l'antico spirito da P.R.?

Pensato e fatto! Enzo e Gabriele sul marciapiede del Coffee Corner fermano i passanti propinando loro ogni genere di consumazione, dal semplice caffè al toast farcito.

Agli ignari passanti, memori dei tempi andati e colti da improvvisa nostalgia, non resta che accettare di buon grado, perché si sa che i bei ricordi aiutano, specie nei momenti difficili.

Ai più scettici, non convinti della formula "consumazione obbligatoria", i due scaltri baristi, per creare la giusta atmosfera, improvvisano canzoni anni '80: da Sandy Marton a Patsy Kensit, timbrando il polso per esimerli dalla consumazione al passaggio successivo. Grazie all'utilizzo di inchiostro simpatico, se i passanti non tornano entro pochi minuti, il timbro scompare e sono costretti, loro malgrado, a bere ancora.

La voce si è sparsa rapidamente e si sono riversati in zona parecchi uomini con moglie "proibizionista", i quali improvvisamente avrebbero sentito la necessità di fare commissioni e sbrigare incombenze nei pressi del bar e vie adiacenti.

Con questa scusa passano e ripassano anche una decina di volte nell'arco della giornata, certi di non aver problemi una volta rientrati a casa, dato l'inderogabile onere imposto dagli scaltri baristi, a giustificazione dell'elevato tasso alcolemico.

Paul Rice - ACC

Il cliente dei record: sedici passaggi in quatro ore. Otto brioche, sei caffè, dodici spritz, due piadine e un toast, e addirittura nove prosecchini.

Non disponendo di un retro dove far consumare, consegnano le ordinazioni, incassano e fanno circolare gli avventori,

per praticità e per motivi sanitari senza dare loro il resto.