Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE
La seconda o terza tazza di caffè quotidiano potrebbero essere utili per il cervello. I ricercatori dell’Università di Minho, in Portogallo, affermano che chi beve il caffè regolarmente è più attento, il suo cervello è più attivo. Che consumare tanta caffeina rende più concentrati, e aiuta la memoria e le capacità di apprendimento. Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), il consumo ideale di caffè varia da tre a cinque tazze al giorno. I bevitori regolari di caffè hanno il cervello più efficiente, connettività più rapida nel cervelletto, nel precuneo destro e nell’insulare destro. E hanno un migliore controllo motorio. Insieme alla salute del cervello, ha collegamenti con l’aumento della combustione dei grassi e salute cardiaca migliore. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Bevo un caffè al giorno. Quindi sono quasi un demente?”.
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I testicoli sbilenchi sono causati dall’inquinamento, che li posiziona in un modo non corretto. Un team di esperti e scienziati francesi ha esaminato novantamila casi di testicoli mal posizionati, dal 2002 al 2014, scoprendo un nesso causale derivato da condizioni inquinanti, come la presenza di industrie metallurgiche e del carbone nelle vicinanze dei luoghi in cui vivono i soggetti esaminati, e ha indagato su questi casi, poi definiti di “Criptorchidismo”, ovvero mancata discesa di uno o entrambi i testicoli dalla nascita, condizione che può correggersi naturalmente solo nel primo anno di vita. Ricerche precedenti avevano rilevato che l’esposizione a determinate sostanze chimiche, tipo pesticidi e ftalati, utilizzati per rendere flessibile la plastica, è legata al problema. Restano ancora oscure le precise modalità che causano il fatto. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Questi sono pazzi, o assumono sostanze pericolosissime”.
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Non mangiate carne: rischiate la demenza senile. I ricercatori dell’Università di Leeds affermano che il consumo giornaliero di carni lavorate incrementa di molto il rischio di declino mentale. Lo studio su 50mila persone nel Regno Unito conclude che 25 grammi al giorno di carni lavorate (circa 2 fette di bacon) aumenta il rischio di demenza senile del 44%. Oltre al bacon, sotto processo salsicce, carni in scatola e insaccati. D’altro canto, rivelano che 50 grammi al dì di manzo, suino, o vitello possano contribuire alla riduzione di circa il 19% del rischio di demenza. Dati della UK Biobank, un database con informazioni genetiche dettagliate su adulti tra i 40 e i 69 anni, confermano i risultati della ricerca, se confrontati con la predisposizione genetica, e i comportamenti non salutistici come fumare e bere di frequente alcolici. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Chissenefrega del bacon, io mangerò le mie bistecche!”.
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Un gruppo di ricercatori dell’Università di Medicina e Odontoiatria di Tokio ha pubblicato sulla rivista scientifica Med i risultati di una sperimentazione su animali, finalizzata a somministrare ossigeno per via rettale. Il sistema aiuterebbe a respirare con metodi “meno invasivi” rispetto agli attuali. Alle bestiole è stato somministrato perfluorocarburo arricchito con ossigeno, per ottenere un’ossigenazione del sangue. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Noto un preoccupante aumento dell’interesse di chiunque su quella particolare parte della nostra anatomia che dovrebbe restare più riservata”.
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