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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

DOPO I VOUCHER ARRIVANO I BAUCHER

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CASSAZIONE: CHI DA’ DA MANGIARE A CANI RANDAGI NE DIVENTA RESPONSABILE CIVILMENTE E PENALMENTE

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Non si è ancora spenta l’eco dell’abolizione dei tanto discussi voucher che il governo potrebbe ideare una nuova forma di pagamento, questa volta verso il migliore amico dell’uomo.

L’introduzione di questa nuova formula si rende necessaria dopo una sentenza della Corte di Cassazione, la quale ha stabilito che chiunque offra cibo ai cani randagi, ne diventa responsabile.

Sembra che l’unico modo per evitare spiacevoli conseguenze giudiziarie agli amanti degli animali sia quello di diventare il loro datore di lavoro.

A questo scopo potrebbero essere introdotti i BAUCHER.

Il funzionamento è semplice: il cane fa un’ora di guardia alla casa, gioca con i bambini, offre un servizio di pet therapy agli anziani, accompagna un parente ipovedente al supermercato, insomma, esegue una prestazione di qualunque natura e in cambio riceve un buono, valido per una porzione di crocchette o di bocconcini.

L’animale può così utilizzare il baucher per avere cibo, senza vincoli di sorta col proprio benefattore.

Il passo dal lavorare da precari al lavorare da cani è breve, come vogliono le norme in tema di lavoro canino, promulgate dal recente Jobs Arf.

A dirla tutta, neppure ai cani randagi piace l’idea di essere trattati come un oggetto di proprietà, da uno sconosciuto che ha allungato loro solo un pezzo di pane.

Si spera che la sentenza della Corte di Cassazione sopra citata non venga applicata anche agli umani, altrimenti si potrebbe finire in prigione per reati commessi da altri, solo per aver dato loro un bicchiere d’acqua.

La sperimentazione sugli animali (rassicuriamo gli antivivisezionisti che si tratta di una pratica non dolorosa), secondo alcune indiscrezioni, partirà a breve.

Se dovesse funzionare, si potrebbe applicare la stessa filosofia ai truffatori che suonano alla porta; infatti secondo le vigenti leggi, offrendo loro cibo o bevande, si rischierebbe di venire incriminati per complicità in autotruffa aggravata. Con il sistema dei rubaucher sarebbe invece chiaro chi è il criminale e chi è la vittima del raggiro.

Invece nessun problema per mendicanti e senzatetto che, nonostante le apparenze spesso burbere e dismesse, sono persone miti e oneste.

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Paul Rice – ACC (APRILE 2017)


Si ringrazia La Stampa per l’articolo fornito a sua insaputa

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