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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

NUOVI REQUISITI PER L'ACCESSO ALLE FACOLTA' DI MEDICINA


Chi era Aloysius Alzheimer e perché c'è una malattia che porta il suo nome?


Domanda legittima, oltre che battuta del compianto Roberto Freak Antoni.


Secondo un sondaggio dell'ACC solo il 14,5% degli italiani sa scrivere il nome Alzheimer correttamente; gli altri lo scrivono sbagliato o non ricordano come si scrive o, peggio, non ricordano dove hanno messo la penna.


Ci fu un altro medico tedesco che descrisse i sintomi della demenza precoce, ma aveva un nome ancora più difficile e brutto: Kraepelin. A sentirlo sembra il crepitio di una radio mal sintonizzata...


Ma quanti nomi di malattie sono di difficile scrittura e quasi impossibile pronuncia? Tantissimi. Pensate ad esempio alla Sindrome di Asperger, a quelle di Ekbom, di Ehlers-Danlos, o di Klinefelter… Se le devi dire due volte di seguito ti viene il blocco della mandibola e ti scappa un'imprecazione sconcia (cioè ti viene la Sindrome di Tourette).


Pare addirittura che alcune malattie cosiddette rare, non siano in realtà così infrequenti, ma poiché i loro nomi sono impronunciabili (cose come sindrome di Pendred, malattia di Huntington, o di Guillain-Barrè) lo specialista di turno, per semplificarsi la vita, finge di non riconoscerle e attribuisce i disturbi a malattie dal nome più semplice: Parkinson, depressione o diabete. A diagnosticare il diabete un medico non sbaglia mai: primo perché dopo una certa età viene quasi a tutti, e secondo perché qualunque stranezza ti venga può essere sintomo di diabete.


Stesso discorso vale per altri settori della scienza: è una fortuna che il professor Zichichi non abbia inventato un'unità di misura, come fecero Newton, Coulomb e Ampére. Immaginate il dialogo in ferramenta:


- Mi dia una elettrovalvola da 3,5 Zichichi

- Zichi... chi?

- Come chi... Zi-chi-chi...


Sembra quasi un dialogo tra balbuzienti.


Anche Pasteur non era così semplice, come nome, ma si è ovviato italianizzando la sua scoperta in "pastorizzazione", termine più consono alla società prettamente agricola del XIX secolo, quando i pastori mungevano le pecore e, inevitabilmente, qualche cacchina incollata al vello si staccava e finiva nel secchio e... voilà (proprio come avrebbe detto Pasteur) il latte pastorizzato!


Non parliamo dei premi Nobel: immaginate se invece di Alfred Nobel si fosse chiamato Torbjorn Lundstrommungerson! Si pensi all'annuncio ufficiale: "Il Premio Lundstrommungerson per la Letteratura è assegnato a... Pio Bo".


I vincitori del Premio per la Medicina, non hanno nomi semplici: Rosbash, O'Keefe, Schekman, Beutler... Per non complicare la vita di medici e pazienti c'è da sperare che non scoprano nulla di eccezionale.


In questo noi italiani siamo più bravi: vuoi mettere la semplicità del nome Dario Fo? Semplice, elegante e adatto al premio ricevuto: persino in Svezia conoscono Dante e sanno che "fo" è l'indicativo presente del verbo "fare" in lingua fiorentina.


La soluzione, come sempre, arriva dall'ACC che, in collaborazione con l'università di Pensologia di Torino, ha presentato un BDL (il BDL, Bozzetto di Legge, è uno schizzo a matita che preannuncia un Disegno di Legge). Esso prevede il divieto di iscrizione alla Facoltà di Medicina a persone che abbiano cognomi astrusi, di difficile pronuncia e ancor più difficile memorizzazione. In pratica, se ti chiami Rosthenkowsky e vuoi fare il medico, dovrai prima espletare le pratiche di cambio cognome. Questo farà sì che, in un futuro non lontano, si possa parlare facilmente della sindrome di Barbera (tipica degli alcolisti) o del virus Ferrari (un virus che si diffonde con rapidità, ma guarisce anche velocemente), dell'eritema di Rosetta (esempio elegante di omen nomen) o del disturbo compulsivo di Colombo-Vola (e della relativa scocciatura dei famigliari).

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M&M – Marchiori & Marello - ACC

Crisi d'identità: normale o superiore?

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