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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA GEOMETRIA EUCLIDEA DEL CROISSANT


Sull'origine della brioche a forma di cornetto che tutti conosciamo esistono due ipotesi: la francese e l'austriaca. La prima afferma che sia stato inventato a Versailles, in occasione del matrimonio tra Luigi XVI e Maria Antonietta d'Austria, e chiamato croissant dal francese antico creissant, cioè "luna crescente". La seconda avalla un'origine più antica: il croissant sarebbe nato a Vienna, dove un gruppo di panettieri avrebbe iniziato a produrre un particolare dolce a forma di mezzaluna per commemorare un tentativo di assedio da parte degli Ottomani, avvenuto nel 1683. Il dolce fu chiamato "kipferl" (cornetto), e la sua forma ricorderebbe appunto il simbolo della mezzaluna sulla bandiera ottomana.


In ogni caso i croissant, fragranti e ricchi di burro, si diffusero nel mondo, mantenendo il nome e la forma tradizionale, che aveva un suo ben preciso significato.


Tuttavia, secoli dopo, nel 2018 un pasticciere svedese, Bedros Kabranian, nel laboratorio della sua panetteria di Stoccolma inventò un croissant a forma di cubo, chiamandolo “Crube“. Questa novità si diffuse ben presto anche in Italia, e in particolare a Torino, dove un bar del centro storico cominciò a sfornare e offrire ai clienti cornetti cubici. Il bello è che i torinesi, meno bogianen di quanto si dice, uscivano di casa la mattina presto e andavano a mettersi in coda in piazza Carignano pur di fare colazione col cubo. Intervistato da una giornalista Rai, uno dei clienti in coda disse: "Una passione come un'altra, che ti prende... e devi soddisfarla". In pratica, ammise che i torinesi erano presi per il cubo. Perché i gusti percepiti non sono cinque, come si pensava (dolce, amaro, salato, acido e "glutammato"), ma sei: esiste anche il gusto geometrico, dato dalla forma del cibo. Infatti, solo il vedere le persone sedute ai tavolini affollati che cercano di inzuppare un cubo in una tazza rotonda, dando gomitate ai clienti vicini, stimola le ghiandole salivari e allerta le papille gustative. Insomma, un grande successo.


Così grande che, di recente, qualcuno ha voluto replicare, inventando il croissant sferico, che nelle dimensioni e nella forma ricorda una pallina da tennis. Già mi immagino i nuovi croissant che, sfuggiti alla presa dei clienti, rotolano sul bancone dei bar, e finiscono sul pavimento. Poiché costano parecchio (mi dicono circa il triplo dei normali cornetti), non mi stupirei di vedere gente carponi che insegue il proprio cornetto rotolato sotto i tavolini del dehors. Ma, anche se tenuta saldamente in mano, come si mangia una sfera? Almeno il cubo si può addentare da uno spigolo, ma la sfera non ha spigoli, per definizione. Forse il cameriere la porta già tagliata in due semisfere, o in quattro settori sferici, o in otto spicchi sferici (e ancora la geometria insegna...). Ma quando ci sarà molta richiesta, e il cameriere per sbrigarsi porterà la pallina-croissant intera, ci sarà sempre un cliente affamato che colpirà la scultura di pasta sfoglia con un pugno ben assestato, ne raccoglierà i frammenti con il cucchiaino, e li butterà nel cappuccino per poi mangiarsi la zuppetta di briciole di sfera.


Mancano il cilindro, il cono e la piramide per completare la geometria del croissant, ma siamo certi che sia solo questione di tempo. La buona notizia è che i bambini, volendo scegliere il croissant più grande tra il cubico e lo sferico, saranno costretti a rispolverare le regole della geometria per il calcolo del volume dei solidi.


Euclide si rivolterà nella tomba? Non è detto: forse questo genio matematico dell'antica Grecia, che nel III secolo a.C. scrisse gli Elementi di Geometria (tredici libri fondamentali per tutta la matematica sviluppata nei secoli successivi), fu ispirato dalla moglie che impastava la farina di farro per fare il pane, e dava all'impasto varie forme: piatte, tonde, cilindriche, a punta, a prisma...

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Stefania Marello - ACC

Il noioso croissant tradizionale

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Si tratta di un "cubessant"?

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Questo è un "boulessant"?

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Dopo il salame avremo il croissant di felino?

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Istruzioni per il taglio del croissant sferico

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