Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE
IN PILLOLE
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Il popcorn riduce il rischio di demenza senile e Alzheimer? Lo sostiene lo studio della Rush University di Chicago, che ha studiato per sei anni tremila persone, al fine di analizzarne i benefici sulle capacità cognitive. Pubblicato su Neurology.org, e riportato dal Daily Mail, relaziona sui 75enni sottoposti alle ricerche del Chicago Health and Aging Project, dal 1993 al 2012. Hanno subito i test cognitivi ogni tre anni, e aggiornato gli scienziati sulle loro abitudini alimentari. Sono stati suddivisi in cinque gruppi in base ai consumi di grano integrale. I ricercatori hanno notato un minore declino cognitivo nei pazienti col maggiore consumo di grano. Le proprietà salvifiche del grano integrale potrebbero avere una spiegazione semplice: potrebbe contribuire a ridurre lo zucchero nel sangue evitando di infiammare i vasi sanguigni. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Si capisce che questi (censura) non mangiano il popcorn”.
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Sentire allunga la vita. Il Keck Medical Center, dell’Università della California del Sud, ha condotto uno studio. “Gli adulti con perdita dell’udito che utilizzano gli apparecchi acustici hanno un rischio di mortalità del 24% più basso”, ha detto Janet Choi, otorinolaringoiatra. I risultati, pubblicati su Lancet Healthy Longevity, sono entusiasmanti perché ci dicono che gli apparecchi acustici possono avere un ruolo protettivo della salute, e prevenire un decesso prematuro. Se non trattato, un deficit acustico, o ipoacusia, può comportare una riduzione della durata della vita, come l’isolamento sociale, la depressione o la demenza. È un fatto noto del quale si sono occupati vari autori e svariate ricerche. L’ipotesi dell’esperta è che l’uso di questi amplificatori di suoni migliorino la salute mentale e cognitiva, quindi una migliore salute generale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 5% della popolazione ha un deficit uditivo, l’inabilità a sentire come un normoudente: ciò è legato agli effetti combinati di tossicità ambientale in termini di rumore, e al danno metabolico-ossidativo, invecchiamento, malattia ed ereditarietà. E presto potrebbe sperimentare una forma di diminuzione dell’udito una persona su quattro. In Italia sono circa 7 milioni, il 12,1%. Situazioni ricreative, e utilizzo frequente di cuffie a volume elevato, mettono in pericolo l’udito di ben un miliardo di giovani al mondo. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “No, io ho preferito avere un udito sopraffino!”.
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Cosa mangiare dopo il sesso. Una ricerca di Yelp, società di crowdsourcing, dopo un rapporto occasionale per i millennial single: pizza, seguita da gelato, pasta, taco. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Giusto, basta col solito ristorantino romantico riservato”.
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