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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE

IN PILLOLE

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Chi pratica il tennis ha un’aspettativa più lunga di quasi dieci anni rispetto a chi è sedentario. Lo dicono gli studi del Sydney Medical School Study, dell’American Medical Association Study, e una ricerca del Copenaghen City Heart Study, che ha analizzato 20mila persone fra i 20 e i 93 anni, seguite per 25 anni su diverse attività sportive. I dati sono stati diffusi al convegno: “Sport è prevenzione. Il tennis allunga la vita”. Risulta che allunga l’aspettativa di vita di 9,7 anni. Il calcio solo +4,7 anni. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Mai praticato entrambi: mi devo preoccupare?”.

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La minestra riscaldata fa bene alla salute. Il giorno dopo, pasta e riso fanno bene alla salute, riducono il rischio di diabete, glicemia e cancro. Vale per tutti i cibi del giorno prima. Alice Callahan, che ha sentito medici, dietologi, diabetologi, sul New York Times, ha pubblicato gli esiti della sua inchiesta: “Il giorno successivo, alcuni amidi naturali degli alimenti si saranno trasformati in versioni più sane, chiamate amidi resistenti, collegati a una serie di benefici per la salute tra cui basso livello di zucchero nel sangue, migliore salute dell’intestino, rischio ridotto di alcuni cancri”. E il Dottor Bajka ha affermato che l’amido resistente è un tipo di fibra naturalmente presente in molti tipi di alimenti vegetali, come cereali integrali, fagioli, noci, semi, banane verdi, oltre a cibi che contengono amido normale, come riso, pasta e patate. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ma sì, è ora di finirla, coi cibi freschi ingurgitati subito!”.

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Inizia la lotta alla vecchiaia: sincronizzare gli orologi molecolari che scandiscono l’invecchiamento nelle cellule dell’organismo, per scoprire se operano indipendenti o interagiscono influenzandosi a vicenda. Lo sperimentano i ricercatori dell’Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare di Milano, con i ricercatori di Altos Labs di Jeff Bezos, per trovare nuove strategie con cui aumentare la longevità e controllare malattie legate all’invecchiamento. Contribuisce il biologo di Ifom e Cnr Fabrizio d’Adda di Fagagna, tra i protagonisti del “Milan Longevity Summit”. L’evento, che riunisce sessanta esperti mondiali dell’invecchiamento, è realizzato da BrainCircle Italia, un’associazione no-profit per la divulgazione scientifica, nata nel 2010 sotto l’egida del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Nel nostro organismo ci sono vari orologi molecolari, che scandiscono l’invecchiamento a velocità diverse: i più noti sono l’orologio epigenetico e quello dei telomeri. L’obiettivo è mettere in relazione modificazioni epigenetiche e danni ai telomeri nei topi di laboratorio. Se lo studio dimostrerà che un orologio molecolare influenza l’altro, sarà il target principale per aumentare la longevità. Al contrario, se l’invecchiamento risulterà controllato da due orologi indipendenti che non interagiscono, avremo diversi bersagli da colpire. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Quante pippe mentali: io invecchio facilmente”.

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