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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

L'EPICA DELL'E.PI.CA


È ufficiale: fa caldo. Ed è una notizia terribile. Nei notiziari, in ordine di allarme, dopo le guerre, le microplastiche nell'acqua e le scosse sismiche ai campi Flegrei viene subito l'allerta caldo. Prima degli acciacchi del Papa e degli acufeni di Trump.


Ora che anche nel Nord Italia è tornata l'estate, seppure con notevole ritardo rispetto al tradizionale calendario delle stagioni, è iniziata l'epica dell'E.PI.CA, il nuovo acronimo meteo che sta per "EstatePIù CAlda". Più calda di sempre, ci raccontano, da quando è stato inventato il termometro, forse, ma qualcuno azzarda anche prima, addirittura dal Big Bang, che immaginiamo come una stagione alquanto torrida.


Ma noi "over settanta" ci ricordiamo le estati della nostra infanzia, e non ci sembra che fossero più fresche. Ricordiamo l'afa, il sudore, gli appartamenti senza un filo d'aria nonostante le finestre spalancate, i ventagli della nonna, i marciapiedi roventi, dove le rotelline della bicicletta si infilavano nell'asfalto molliccio. Ricordiamo le notti insonni, le lenzuola madide, e le granite fatte in casa col tritaghiaccio a manovella. Ciononostante, ci sembrava una bella stagione, con tanta luce, pochi indumenti leggeri e niente scuola. Soprattutto niente allarmi. Giocavamo in strada, ci spruzzavamo con l'acqua delle fontane. I più fortunati andavano a bagnarsi i piedi nel Po. Non ci importava sapere se ieri era stato più o meno caldo di oggi, e nemmeno quanti gradi erano previsti per l'indomani.


Invece l'E.PI.CA è una narrazione quotidiana, un poema infinito, con i suoi eroi, le sue vittime, le sue gesta, le sue vicende leggendarie e i suoi finali tragici. Epos in greco antico significa 'parola', e in effetti proprio di parole è ricca questa stagione.


Fino a ieri mezza Italia era bersagliata a giorni alterni da temporali, trombe d'aria e grandine, la Gran Bretagna registrava temperature invernali, e in Scandinavia la famosa primavera quest'anno non si è nemmeno vista. Perciò i meteorologi e gli esperti del clima rosicavano, perché era difficile far passare il terrorizzante messaggio del Riscaldamento Climatico. Allora hanno cambiato versione: anche il freddo fuori stagione è causato dai nostri cattivi comportamenti, e a scanso di equivoci l'hanno chiamato Cambiamento Climatico: se fa più caldo o più freddo, se piove di più o di meno sono sempre effetti dello stesso fenomeno.


Finalmente le temperature si sono alzate anche nelle regioni a ridosso delle Alpi, dando il via alla ridda degli allarmi, dei nomi - epici anch'essi - assegnati all'anticiclone di turno: Scipione, Caronte, Lucifero, Ciclope... È tornato il coprifuoco per gli anziani, che se si fanno trovare fuori casa dalle 12 alle 18 rischiano la denuncia e il ricovero coatto presso il supermercato più vicino, dove l'aria condizionata a 19 gradi li stende. Ma verranno annoverati fra i morti per il caldo.


Il concentrato della narrazione epica è nei notiziari televisivi. Qui l'E.PI.CA dà il meglio di sé: intere regioni, da Nord a Sud, sono in emergenza idrica, e la causa è sempre lui, il C.C. il mostro epico tentacolare da sbattere in prima pagina. Raramente qualcuno osa parlare del colabrodo degli acquedotti e della mancanza di invasi che raccolgano l'acqua piovana, e se succede il servizio viene rapidamente concluso, e si passa ai filmati (sempre gli stessi, da anni) dell'avvento dell'Apocalisse. Vediamo scorrere le immagini di città infuocate (riescono a creare anche l'effetto tremolante dell'aria, come nei film girati nel deserto), dove strade e marciapiedi sono colate di asfalto fuso e bollente, dove i cagnolini si ustionano le zampette, e i soliti poveri anziani, per non restare incollati con le scarpe, siedono boccheggianti sulle panchine sventolandosi con il giornale.


Ma gli anziani ricchi, invece, che cosa fanno? Gli anziani ricchi, molti dei quali arricchitisi in politica, sono impegnati a blaterare sulle cause dell'E.PI.CA, e a tenerla viva con i loro Suv inquinanti, le loro auto blu, gli aerei privati, e i potenti condizionatori nelle loro abitazioni e negli uffici, che sparano giorno e notte all'esterno centinaia di metri cubi di aria surriscaldata.

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Stefania Marello - ACC

Anziana disobbediente:

al solleone, con abiti pesanti, consuma cibo non consentito dall'E.PI.CA

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E.PI.CA quotidiana

E se tu non sei a disagio vai dal medico, perché sei malato

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