Il mondo del web è diventato un mare periglioso, invaso dagli squali della pubblicità. Qualunque punto dello smartphone si tocchi, sia inavvertitamente, per uno spasmo nervoso del dito, sia volontariamente, per poter leggere una notizia o effettuare una ricerca su Google, si apre una sventagliata di fastidiosi riquadri pubblicitari non richiesti. Questi si sovrappongono a ciò che stai cercando di leggere, e insistono a lungo prima di sparire, arrecando notevoli giramenti di palle ai "naviganti" della rete. Alcuni sono solo fastidiosi e privi di interesse, ma altri sono accattivanti e curiosi, e hanno sui naviganti lo stesso effetto che il canto delle sirene ebbe su Ulisse e la sua ciurma: un effetto ipnotico. Su di me l'effetto ipnotico è particolarmente pericoloso. Si sa che dopo una certa età la memoria è un filo sottilissimo e fragile, perciò, dopo qualche minuto di navigazione fuori rotta, tra rimedi miracolosi per l'artrosi e beveroni che mi farebbero perdere otto chili in otto giorni, mi perdo: non riesco a tornare indietro o, peggio, ho completamente dimenticato che cosa stavo cercando.

Anche la posta elettronica è ingolfata di mail pubblicitarie non richieste. Ogni giorno, prima di poter leggere le comunicazioni importanti mi tocca fare le pulizie, cioè cancellare decine di messaggi promozionali.

Fra questi, ultimamente, trovo un altro genere di sirenette in agguato. A titolo di esempio:

Mittente: Silvana J.

Oggetto: Vorrei conoscerti.

Silvana J. vorrebbe conoscere me? Non senza una certa apprensione apro la mail e appare la foto di una donna giovane e bellissima.

Avrà sbagliato indirizzo - penso - altrimenti perché una donna del genere vorrebbe conoscere una vecchia pensionata ingobbita?

"Ho visto il tuo profilo" continua la mail "e credo che potremmo avere molti interessi in comune".

Questo è davvero difficile da credere. Tanto per cominciare non capisco dove possa aver visto il mio profilo, dal momento che non sono iscritta a nessun social, non sono famosa e non sono ricercata dalla polizia.

Quanto agli interessi in comune mi è difficile immaginarli. Io frequento il mercato rionale, il circolo anziani per le gare di pinnacola, e talvolta gli ambulatori dell'ASL. Sarà stato lì che ha visto il mio profilo? Mentre giravo la testa di lato per vedere il tabellone luminoso dei numeri in coda?

Afferma di avere 53 anni, ma dalla foto ne dimostra, si e no, quaranta. Evidentemente non sa che ne ho 72 (anche se, non per vantarmi, nelle mie giornate migliori ne dimostro solo 70).

Dice di essere una donna avventurosa in cerca di qualcuno con cui viaggiare e godersi la vita. Anch'io voglio godermi la vita, e proprio per questo evito i viaggi, specialmente se avventurosi.

"Sono molto attiva e sto all'aria aperta per la maggior parte del tempo" scrive. Io invece adoro stare sul divano e guardare le serie TV. Non si può proprio dire che siamo gemelle...

Infine, mi invita a prendere un caffè o un drink, per chiacchierare.

Il caffè fa malissimo al mio reflusso gastrico, e l'unico drink che tollero è l'acqua minerale non gasata, con scorzetta di limone se proprio voglio esagerare. Al massimo potrei farle compagnia con una tisana contro il meteorismo, chiacchierando dei valori del colesterolo e della glicemia.

A meno che - che ingenua sono! - tutte queste blandizie non sottintendano l'innominabile: il sesso! Allora, cara Silvana, non ci siamo: su quel fronte, nonostante la mia venerabile età, continuo a preferire gli uomini. Beh, nei miei sogni almeno.

.

Nonna Abeffarda - ACC

Sirenette che insidiano le nonne perbene