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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

VAMPIRO VEGANO NON CAVA SANGUE DA UNA RAPA


Un’antica leggenda narra le gesta del vampiro vegano meglio conosciuto come il Conte Taccola.


Secondo la narrazione, questo curioso personaggio, si aggirerebbe per le campagne di Brevigliasco da almeno tre secoli. Dopo una lunga vita passata a succhiare sangue alle giovani fanciulle del cuneese, ma soprattutto dopo aver perso i canini, ha compreso l’importanza di eliminare dalla propria dieta cibi di origine animale, diventando dapprima vegetariano e, ultimamente, vegano.


Il Conte Taccola, pare che viva rinchiuso in una cassa di frutta dalla quale uscirebbe solo nel periodo e negli orari dedicati ai raccolti nei campi agricoli alla spasmodica ricerca di verdure a cui spillare i liquidi grazie all’ausilio di un estrattore di ultima generazione a tre velocità.


In effetti le dentiere per vampiri vegani non sono ancora state realizzate e il nostro eroe si è reinventato per necessità.


Purtroppo sembrerebbe che poche verdure siano adatte al mantenimento di una dieta bilanciata e faticherebbe a nutrirsi correttamente, sopratutto con verdure come le rape, dalle quali, non solo è impossibile cavarne sangue, ma è altrettanto difficoltoso estrarre qualsiasi sostanza in forma liquida.


La leggenda, come ogni leggenda che si rispetti, non svela come andrà a finire, tuttavia, la sensazione è che il nostro Conte Taccola, riuscirà a convivere con le sue scelte alimentari nei secoli a venire.

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Paul Rice - ACC

La Contessa Cipollina, moglie del Taccola.

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