Stacks Image 2

Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LO YIN, LO YANG, LO ZEN E LO ZAMPIRON


Le solite previsioni catastrofiche annunciano che anche quest'anno il caldo afoso durerà almeno fino a ottobre.


Qualche testa d'uovo ha persino suggerito di posticipare l'apertura delle scuole, perché è ovvio che gli studenti tollerano meglio le alte temperature giocando a pallone nei parchi e nei cortili sotto il sole, piuttosto che studiando, seduti nella penombra fresca delle aule.


Del resto, i motivi per chiudere le scuole scarseggiano: non nevica quasi mai, la pandemia è finita e siamo a corto anche di piogge alluvionali. Bisognava escogitare qualcosa...


Le uniche creature felici di questo caldo prolungato, oltre alle nonne particolarmente freddolose, sono le zanzare. Ma se le nonne non danno fastidio a nessuno, le zanzare invece sono un tormentone.


Dall'invenzione del DDT ad oggi abbiamo escogitato mille modi per difenderci da questa piaga biblica. Sono stati prodotti insetticidi innocui per gli esseri umani (e ormai anche per le zanzare), liquidi e spray repellenti da applicare sulla pelle, lampade che dovrebbero attirare e fulminare i fastidiosi insetti, zanzariere sempre più impenetrabili. Per non parlare dei rimedi della nonna, tipo mettere sui davanzali e sui balconi molte piante di geranio, che in teoria dovrebbero allontanare le zanzare con il loro odore, ma che in pratica sono un rifugio sicuro per le larve, grazie ai ristagni d'acqua nei sottovasi. Se questo è davvero un rimedio delle nonne, io mi dissocio dalla categoria.


Uno dei sistemi più datati è il cosiddetto zampirone, che sopravvive sin dagli anni sessanta, commercializzato sotto vari nomi. Si tratta di due spirali di sostanze repellenti per insetti, pressate e incastrate una dentro l'altra, che al momento dell'utilizzo devono essere separate, posizionate dove serve: nei giardini, sui davanzali, sul balcone. Si accende una estremità come una sigaretta, in modo che bruci lentamente, sprigionando un fumo denso, maleodorante per gli umani e repellente per gli insetti. Per una maggiore efficacia si può anche posizionare in camera da letto, come è scritto sulle istruzioni: dopo la prima mezz'ora di forte lacrimazione e tosse ci si abitua al fumo, e si dorme finalmente senza le fastidiose punture.


Ogni volta che li vedo mi tornano in mente certe scenette famigliari, con mamma che apriva la confezione e iniziava a muovere con estrema delicatezza le due fragili spirali per dividerle. Il più delle volte non riusciva. Allora interveniva papà, con le sue mani-tenaglia da meccanico d'officina. Purtroppo, il più delle volte le spirali si spezzavano in piccoli frammenti praticamente inutilizzabili; in questi casi partivano certi moccoli che preferisco non riferire, così potenti da spaventare persino le stesse zanzare, che smettevano momentaneamente di ronzare. Poi si apriva un'altra confezione e la scena si ripeteva, davanti alla famiglia raccolta in rispettoso silenzio.


Mi sono sempre chiesta il senso di queste spirali così ferocemente avvinghiate, quasi come lo Yin e lo Yang, dei quali, tra l'altro, imitano perfettamente la forma. A meno che l'inventore del marchingegno fosse un monaco buddista, con il nobile intento di allenare alla pazienza e all'imperturbabilità zen le persone troppo impulsive e facili all'ira.


Invece no: ho scoperto che il nome comune di questo prodotto deriva da un nome proprio, precisamente dal farmacista veneziano Giovanni Battista Zampironi. Già nel 1862 egli ebbe l'idea di un cono a base di piretro ed erbe insettifughe, da bruciare come l'incenso in chiesa. Da allora il sistema fu modificato più volte, fino ad arrivare agli odierni zampironi zen: inseparabili alleati delle nostre notti estive, purtroppo inseparabili anche fra loro.


.

Stefania Marello - ACC

Zanzara con la congiuntivite causata dal fumo di zampirone

.

Yin e Yang zen

.

Yin e Yang zampiron

.

Lo Yin che si consuma d'amore per lo Yang perduto

Disclaimer. Questo blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog potrebbero essere estrapolati da internet e, pertanto, se non considerate di pubblico dominio, perlomeno accessibili a chiunque. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, siete pregati di comunicarcelo senza esitazioni all’indirizzo e-mail: info @ lastampella.it e saranno immediatamente rimossi.
Gli scritti che contengono riferimenti a persone realmente esistenti hanno il solo scopo (si spera) di far sorridere e sono frutto del vaneggiare degli autori. Se tuttavia qualcuno non gradisse un articolo o una sua parte può chiederne la rimozione all’indirizzo di cui sopra, motivando l’istanza.
Non siamo responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
| Copyright © 2016 La Stampella | contatti | newsletter | privacy policy | sitemap |