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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

BINARI E MONOROTAIE


C'erano una volta gli uomini e le donne.


Gli uni e le altre potevano essere eterosessuali o omosessuali, cioè potevano preferire accoppiarsi con persone di sesso opposto (a quei tempi la maggioranza) oppure uguale al loro (sempre a quei tempi una minoranza timida e discreta).


C’erano poi uomini che avrebbero voluto essere donne e viceversa. Questi talvolta assumevano abbigliamenti e comportamenti del sesso desiderato, e li chiamavamo giocosamente "travestiti", ma restavano comunque (almeno per l'anagrafe) uomini e donne.


Poi sono arrivate le cure ormonali e la chirurgia plastica.


Adesso c'è un coacervo di definizioni per identificare tutte le possibili sfumature di identità sessuale. In fisica si direbbe che siamo passati dal discreto (uomo - donna) al continuo (monogender, bigender, agender, genderfluid, transgender…, il tutto sussunto dalla formula LGBTQ +n² × ¾π.


Recentemente è stato introdotto il termine “binario”, che indicherebbe ciò che un tempo era la normalità.


Secondo Wikipedia le identità non binarie sono quelle identità di genere non strettamente e completamente maschili o femminili. Le identità non binarie talvolta possono rientrare nel termine ombrello “transgender”, poiché le persone non binarie si identificano tipicamente con un genere diverso dal genere assegnato, ma possono anche essere soltanto non conformi a tale genere.


Le persone non binarie possono identificarsi come appartenenti a più di un genere (bigenere), a nessun genere (agenere), o oscillanti tra generi (genderfluid).


L'identità di genere è distinta e indipendente dall'orientamento sessuale.


Tutto chiaro, no? Chi deve compilare un modulo con i dati anagrafici alla voce Sesso potrebbe starci a pensare mezza giornata.


L’esimio Professor Italo Miglio dell’Accademia dei Cinque Cereali ha espresso il seguente dubbio: una persona che si chiama Italo, come il famoso treno, potrebbe dichiararsi non binaria? E in tal caso sarebbe una monorotaia?


A questo punto, il suo prestigioso collega Paul Rice si è posto una ulteriore domanda: “Ma monorotaia è colui (o colei) che fa sesso da solo?”


La dottoressa Stephanie Hop-là, parafrasando Roger Murtaugh in Arma Letale, avrebbe esclamato: "Sono troppo vecchia per queste stronzate".


La spinosa questione è tuttora aperta, ma nonostante questo c'è ancora chi si preoccupa del sessismo nella grammatica italiana.

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Dott.ssa Stephanie Hop-là & Freddy Marchiori - ACC

Bandiera “non binaria”


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Bandiera “monorotaia”

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