Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE
IN PILLOLE
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Il cervello deve riposare. I tempi di inattività sono necessari. La scienza dimostra che ci aiuta a essere più sani, concentrati, produttivi. E creativi. La Professoressa Elissa Epel del dipartimento di Psichiatria della Facoltà di Medicina dell’Università della California a San Francisco: “Il tempo libero è importante per la salute e per il corpo, ma anche per la mente”. Robert Poynton, autore di “Do Pause: You Are Not a To-Do list”: “Anche i più brevi momenti di inattività sono importanti”. La rivista PLOS One ha esaminato come le “micro-pause” possano influenzare il benessere, aumentando il vigore e riducendo l’affaticamento. Dice Amber Childs, Psicologa e Professoressa associata presso il Dipartimento di Psichiatria della Yale School of Medicine: “La maggior parte degli americani pensa al tempo libero come a qualcosa di extra, un piacere che deve essere guadagnato solo dopo aver svolto tutti i compiti produttivi. Ma, al contrario, il tempo libero resta un bisogno umano fondamentale”. Puoi ottenere un riposo profondo attraverso lo yoga, o la meditazione consapevole. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “C’è gente con il cervello riposatissimo. Mai adoperato!”.
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I giovani si lamentano dei vecchi. Li ritengono più felici, e con prospettive future migliori. Secondo Ipsos, avevano maggiori opportunità lavorative, prospettive per il futuro più rosee, e persino una migliore qualità delle relazioni sociali, a dispetto della mancanza dei social e di internet. Solo due giovani su cinque vedono bene il futuro, e il 71% giudica l’attuale vita distante dal proprio ideale. E il 35% dice che lascerebbe l’Italia per avere migliori opportunità lavorative e uno stipendio più alto. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, 107 anni: “Avverto: diverranno vecchi anch’essi. Forse.”.
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Ridere fa bene. Il concetto di ridere come medicina ha preso forma legislativa a Yamagata, in Giappone, dove è stata approvata un’ordinanza che invita a farlo una volta al giorno, per promuovere la salute fisica e psicologica. La locale Università ha sostenuto, nientemeno, che ridere di frequente riduce il rischio di morte precoce. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “In Italia, viceversa, si dovrebbe ridere per non piangere”.
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Ridere di frequente riduce il rischio di morte precoce? Certe affermazioni sono davvero pericolose: ad esempio, questa mi fa morire dal ridere. Nonna Abeffarda
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