Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
VINCE DUE MILIONI AL LOTTO E LI DEVOLVE AI POVERI
I VICINI: SEMBRAVA TANTO UN CATTIVO RAGAZZO, NESSUNO LO AVREBBE MAI IMMAGINATO
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Quante volte si legge sul giornale o si parla in TV di un omicida efferato, che viene dipinto come insospettabile. Vengono intervistati amici, colleghi di lavoro, residenti nel quartiere e la risposta è sempre la stessa: “Era una persona normale, tranquilla, nessuno avrebbe mai immaginato…”.
È esattamente ciò che è accaduto a V.M. 18 anni, di San Giusto Canavese, ma al contrario.
Procediamo con ordine. Il nostro amico V.M., dopo un’adolescenza trascorsa in maniera piuttosto biasimabile, conosciuto e riconosciuto dalle forze dell’ordine per atti vandalici e furto, la scorsa settimana si è recato in tabaccheria a giocare al lotto tre triple sulle ruote di Torino, Trento e Taranto, centrandole tutte e realizzando 2.000.064 euro. A questo punto, non si capiscono le ragioni del gesto, ha donato due milioni di euro a un istituto che accoglie persone in difficoltà. Non appena si è sparsa la voce gli abitanti, dalle frazioni vicine, sono scese nella piazza del paese ancora increduli, chiedendosi le ragioni di tanta efferata bontà.
Abbiamo intervistato alcuni conoscenti.
Il vicino di casa, che lo conosce da anni, si è espresso così: “Da ragazzino picchiava i compagni di scuola e rubava loro le merendine, nessuno avrebbe mai pensato che potesse compiere un’azione tanto lodevole”. La moglie ha rincarato dicendo: “Sì, ricordo quel bambino che si divertiva a gettare in strada i chiodi per bucare le gomme alle auto… Che cosa gli sarà successo per ridursi così?” ha aggiunto con le lacrime agli occhi.
“Speriamo che si ricordi di noi, visto che gli restano 64 euro” ha dichiarato il tabaccaio.
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F&F - Cannavò & Marchiori – ACC (OTTOBRE 2014)
Nella foto un citofono (che non può mai mancare nelle notizie di cronaca).
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
NON È COLPA DEL PETROLIO, MA DEL COSTO DI FABBRICAZIONE DEI BARILI
ARRIVA IL MIRACOLO DEGLI SCONTI CARBURANTE
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Per anni ci hanno detto che era impossibile tagliare i prezzi per colpa della rete, delle accise e del trasporto, ma ora è improvvisamente scattata la gara ai ribassi tra le maggiori compagnie petrolifere.
Abbiamo analizzato i fattori che concorrono a formare il prezzo finale e abbiamo scoperto che il vero problema è il costo dei metalli: il costo dei barili ha avuto un incremento negli ultimi dieci anni pari al 462%, mentre il costo di estrazione dell’ultimo decennio non ha subìto incrementi oltre il 25%.
Pare evidente che la quotazione dei metalli ha provocato l’impennata dei prezzi del carburante, inutile pensare di costruire i barili in plastica (non avrebbe senso estrarre petrolio per farci dei bidoni per trasportare esso stesso).
Il Prof. Sun Nen Bun del Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino, se solo fosse interpellato, potrebbe suggerire di passare al vetro, che è completamente riciclabile, sostituendo i classici e ingombranti barili con le più comode e prensili damigiane da vino, il costo della benzina potrebbe in tal modo scendere sotto l’euro al litro.
Tornando a pompa, come dicono i benzinai, cosa ha provocato questa guerra ai ribassi di circa 20 Eurocent per tutti i week fino a esaurimento scorte?
Ma soprattutto, che significa “fino ad esaurimento scorte”? Che dal lunedi al venerdi “pescano” da un'altra cisterna con altro prezzo e altro carburante?
Molto probabilmente le compagnie petrolifere possono permettersi forti sconti perché hanno comprato uno stock di barili da magazzino a prezzo forfettario, oppure li acquistano in Paesi che li producono con manodopera a basso costo.
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Paul Rice assisted by Italo Miglio – ACC (GIUGNO 2012)
Se il vino buono sta nelle botti piccole, il petrolio migliore starà nelle damigiane o nei bidoni?
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
BLACK BLOCK DALLA CALABRIA A SUSA PER ERRORE
CREDEVANO DI ESSERE AD ATENE, COMPLICE IL RITARDO DEL TRENO E UNA COINCIDENZA PERSA A MILANO
Erano partiti dalla provincia di Crotone, territorio dell’antica Magna Grecia, per recarsi ad Atene con il TAV, il treno ad alta velocità, per sostenere i lontani antenati nella protesta contro i tagli imposti dall’Unione Europea.
Tra le 2 ipotesi: default o austerity i greci sono stati “precettati” dalla Angela Custode dello Spread a non fallire (per la serie: si sedettero dalla parte del torto, visto che gli altri posti erano già occupati).
A Milano, complice un mostruoso ritardo a causa della neve e del gelo sulla linea ferroviaria, problemi al locomotore e un cambio di binario alla Stazione Centrale creando dubbi sulla corretta coincidenza, oltre mille black block si sono ritrovati a Susa credendo di essere in Grecia.
Giunti nella cittadina piemontese non si sono assolutamente insospettiti di nulla, le Alpi sembravano il Peoloponneso, i commercianti avevano abbassato le saracinesche al loro arrivo per paura, inducendoli in un errore di valutazione: pensavano che negozi chiudessero per esaurimento beni di prima necessità.
Dopo due giorni di vana ricerca di una guida turistica greca che li potesse accompagnare nella piazza dove stava avvenendo la protesta, erano ormai allo stremo delle forze, perciò i Black Block hanno deciso convertire la protesta in sciopero della fame a favore della situazione politico economica ellenica che, tra l’altro, capitava a fagiolo, come il cacio sui maccheroni, visto che mancavano pure i generi alimentari di prima necessità.
Lo sciopero della fame è durato sino all’ora di cena, quindi hanno deciso di fare dietrofront e tornare in Calabria.
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Frank Oats & Paul Rice – ACC (FEBBRAIO 2012)
TAAV: Treni Ad Azzerata Velocità
.AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
DOPO I FINTI POVERI, PARTE LA CACCIA AI FINTI RICCHI
È ORA DI FERMARE LE PERSONE CHE VIVONO AL DI SOPRA DELLE LORO POSSIBILITÀ
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Recita un antico adagio torrazzese: la buona notizia è che pagheranno le tasse soli i ricchi, quella cattiva è che per lo Stato tu sei, in ogni caso, considerato ricco.
Purtroppo siamo abituati a tonanti articoli a sei colonne che chiosano contro cittadini benestanti, con l’unica colpa di aver occultato al fisco parte dei loro averi.
Ma cosa c’è di male nell’eccedere in parsimonia, mettendo al sicuro i risparmi di una vita in una banca svizzera, piuttosto che affidarli a una banca italiana sull’orlo del fallimento?
Ne abbiamo avuto prova di recente, con lo scudo fiscale, annunciato a furor di popolo, ma in sostanza poco efficace. Del resto, perché scudare milioni di euro raggranellati nel corso di una vita di risparmi e di sacrifici, omettendo qualche piccolo documento fiscale e dimenticando il pagamento di qualche tassa insignificante?
La Costituzione italiana tutela espressamente i risparmiatori: allora perché perseguitare queste “laboriose formichine” che vivono al di sotto delle proprie possibilità?
La vera piaga della nostra Società è costituita dai finti ricchi, quelli che vanno in vacanza con il finanziamento, quelli che hanno il suv con uno stipendio da mille euro al mese, quelli che regalano la borsetta di Prada acquistata a rate alla ragazza conosciuta all’apericena del giorno precedente, solo per far colpo su di lei.
Sono questi “finti benestanti” che creano i maggiori danni all’economia. Senza contare che confondono il fisco, che si trova costretto a fare accordi bilaterali e rogatorie con i paradisi fiscali, finendo per danneggiare parsimoniosi e inermi risparmiatori.
I finti poveri a loro volta si vedono costretti ad intaccare il loro patrimonio per tirare a campare… … è un circolo vizioso dal quale non si esce.
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Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC (SETTEMBRE 2013)
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
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Villa di un finto ricco (interno)
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