Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
UNA LETTRICE CI SCRIVE PER PROTESTARE CONTRO L’ORA LEGALE
.
Gent.ma Accademia,
spero che mi risponda qualcuno in carne ed ossa, e non un risponditore automatico come nei call center, che ti dice “se vuoi questo premi uno, se vuoi quello premi due, se vuoi quell’altro premi tre…” e così via, finché, quando sei arrivato al nove, non ti ricordi più che cosa ti aveva detto all’uno.
La notte di Pasqua ho fatto come prescrive la legge: alle due, mi sono alzata per sistemare gli orologi. C'è poco da ridere: se non fai così Equiora (una consociata di Equitalia) potrebbe inviarti una bella multa.
Odio l’ora legale: trattasi di un furto legalizzato di un’ora del nostro tempo, e il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo.
Si, lo so che poi ce la restituiscono a ottobre, ma intanto senza interessi: ben sei mesi di interesse ci rubano, alla faccia della legalità.
E poi, vuoi mettere, un’ora di fine marzo, con le rondini, il sole e le colline sono in fiore, con un’ora di fine ottobre, quando piove e fa freddo perché è autunno avanzato, quasi andato a male?
Pensate a quelli che il tempo l’hanno quasi finito, che già devono farselo prestare dalla BCT, la Banca Consecutio Temporum. Pensate al povero Califano, morto proprio il giorno prima, che quell’ora l’ha persa per sempre. E non l’avranno neppure gli eredi.
Pensate ai neonati, che dal giorno di Pasqua piangono, increduli che questa cosa stia succedendo proprio a loro, così innocenti. Sì perché le mamme, già stordite dal parto recente e dalle notti insonni, dal giorno del cambio dell’ora saranno fuori di testa nel tentativo di ricalcolare tutto il piano poppate giornaliero e finiranno con il fare casino e dimenticarsene qualcuna.
Pensate alle pubblicità dei biscotti, dove la famiglia fa colazione con il sole dei tropici che entra dalla finestra, mentre noi, da domenica, facciamo colazione praticamente al buio, poiché le sette sono solo le sei.
Non parliamo poi di muratori e idraulici, che ti fanno il preventivo, ma non specificano mai se la tariffa è 32 euro all’ora legale o all’ora solare.
La prima volta che ho subito un furto orario fu nel 1986, quando, ventenne, andai in un motel, con il fidanzato della mia migliore amica (un figo cosmico, come se ne vedono pochi), pagando per una notte intera, ed era proprio la notte in cui si passava all’ora legale. Ricordo che, per recuperare l’ora perduta, in autunno tornammo insieme al motel; in quell’occasione il cambio orario fu proprio la notte del loro matrimonio. Da allora, ogni autunno vi facciamo ritorno, per fregare un’ora per la camera.
Un saluto da Annamaria* da Torino
.
* In realtà io sono Piergelsomina da Verolengo, ma per favore non pubblicate il mio vero nome: non vorrei che la mia migliore amica, leggendo questa lettera, mi riconoscesse.
.
Risposta:
Cara Annamaria di Torino: Vedi foto
.
(APRILE 2013)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
DOPO IL DIVORZIO BREVE AVREMO QUELLO RAPIDO
Anticamente l’unica forma di divorzio conosciuta era il “Rapidus et ripidus”: il coniuge ripudiato (di solito la moglie, poiché si divorziava dal matrimonio, ma non dal patrimonio) veniva rapidamente spinto in un ripido dirupo.
Gli americani sono stati i primi a inventare il divorzio rapido: vi sono contee in cui si litiga al mattino appena svegli e per l’ora di pranzo si è già ottenuto il divorzio. Volendo, a cena si possono celebrare nuove nozze. Al punto che la definizione ”Stati Uniti” pare derivi proprio dall’elevato numero di separazioni.
Finalmente anche in Italia si parla di divorzio breve, dopo solo quarant’anni dall’introduzione del divorzio canonico, che è lungo, complicato e costoso ancor più del matrimonio. Ma quando la proposta diventerà legge, probabilmente sarà già obsoleto, a causa della trovata geniale e rivoluzionaria, partorita dalle quote rosa dell’Accademia dei Cinque Cereali.
L’idea è quella di fare una cerimonia al contrario, con l’onere e l’onore di reinvitare tutti coloro che avevano presenziato al matrimonio, sacerdote o sindaco compresi.
Alla cerimonia di divorzio seguirebbe il pranzo (o cena) di divorzio. E sarà proprio al ristorante che si potranno discutere gli “alimenti”, un luogo sicuramente più idoneo di un’aula di tribunale. Al termine il sacerdote o il sindaco, che furono i celebranti delle nozze, si trasformeranno in decelebranti e potranno tranquillamente decelebrare l’unione. Basterà firmare un modulo precompilato e il divorzio sarà subito operativo. L’iter amministrativo-giudiziario sarà così semplice che basterà anche solo un assessore, o un impiegato dell’anagrafe, o il messo comunale o un semplice vigile urbano. Per il rito religioso, in assenza del sacerdote, sarà sufficiente un sacrista o una perpetua o una guida scout, o anche un chierichetto che abbia già compiuto quattordici anni. Insomma, chiunque, purché non sia un decerebrato, è in grado di decelebrare un matrimonio.
In questa formula la condizione essenziale è che ci siano tutti, ma proprio tutti coloro che erano stati presenti al matrimonio. Sarà sufficiente l’assenza di una sola persona per compromettere la procedura di divorzio rapido. Perciò sarà più facilmente attuabile in coppie fresche, meglio se appena tornate dalla luna di miele, poiché saranno maggiori le probabilità di radunare nuovamente tutti gli invitati.
Si consiglia perciò alle giovani coppie di non invitare al matrimonio parenti molto anziani, o malati e con già un piede nella fossa, proprio per evitare che anche un solo decesso possa compromettere il futuro divorzio rapido.
I vantaggi tuttavia saranno notevoli: ad esempio i futuri sposi, prima di confermare gli inviti, potrebbero esigere un check medico e un certificato di sana e robusta costituzione. E non chiameranno sacerdoti anziani ad officiare le nozze, e nemmeno l’ottuagenario sindaco, aprendo così la strada ai giovani preti disoccupati e ai giovani assessori di recente nomina.
Se qualcuno degli invitati dovesse opporsi, i divorziandi dovranno convincerlo della necessità del divorzio, mettendosi a litigare furiosamente alla stessa cerimonia o, più tardi, al ristorante. Se ciò non fosse sufficiente, potranno tirarsi in testa qualche piatto o, in casi estremi, esibirsi in un duello cavalleresco con gli spiedini della grigliata ancora roventi. Intanto i soliti bambini si inseguiranno tra i tavoli facendo inciampare i camerieri (che verseranno inevitabilmente il contenuto dei vassoi sulle teste dei commensali), faranno il verso alla zia grassa, cadranno vestiti nella vasca dei pesci rossi del parco e giocheranno a “Centra la scollatura della sposa” con le olive ascolane. I testimoni dello sposo-divorziando taglieranno la cravatta e passeranno a raccogliere soldi per il trasloco dei mobili e l’affitto del nuovo appartamento. Al terzo antipasto gli zii di campagna saranno già tutti ubriachi e canteranno “Rosina dammela, dammela…”. Insomma il divertimento sarà assicurato esattamente come ai matrimoni.
.
Kristine & Stephanie – ACC (MAGGIO 2014)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
DOPO I CONTROLLI A CORTINA E A MILANO BLITZ NELLE FABBRICHE
Agenzia delle Entrate e Finanza controllano le buste paga degli operai
Dagli studi di settore è emerso una delle categorie che vive al di sopra delle proprie possibilità è quella dei lavoratori dipendenti.
Se è vero che ci sono gioiellieri che dichiarano 1000 euro di reddito mensile, ma hanno lo yacht in Costa Azzurra, se è altrettanto vero che dentisti dichiarano 2000 euro di reddito mensile, ma dispongono di villetta con piscina a Porto Cervo, infine, se vero è che grossi imprenditori dichiarano meno di 3000 euro al mese, ma possiedono villaggi turistici alle Cayman… e la lista potrebbe allungarsi a dismisura…
E’ altrettanto vero che il blitz degli uomini dell’Agenzia delle Entrate di concerto con la Guardia di Finanza ha portato a scoperte sconcertanti nel settore del lavoro dipendente e in particolare in quello della classe operaia.
In particolare, dai controlli incrociando gli studi di settore, parecchi operai che guadagnano fino a 1.200 Euro netti mensili è emerso che posseggono BMW, MERCEDES, VOLVO, e SUV di ogni marca, acquisti non giustificati dalle dichiarazioni dei redditi.
Per ora Iniquitalia ha disposto il sequestro di case e di auto (ma non dei finanziamenti per comprarle) in attesa dello sviluppo delle indagini.
.
Dal nostro inviato speciale Paolo di Biella (GENNAIO 2012)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
Un operaio si fa trasportare l’auto di lusso per risparmiare carburante
PER I NON CREDENTI BATTESIMI E CRESIME CON RITO CIVILE
Intanto due scaltri baristi mandano al Comune il conto del rinfresco
In molti comuni italiani i matrimoni con rito civile hanno superato quelli religiosi. Certamente a influire su questo storico sorpasso ci sono le seconde nozze, e talvolta anche le terze o le quarte. Al quinto matrimonio si ha la cittadinanza onoraria di Hollywood e, dopo il decimo, il posto auto garantito davanti agli Studios.
Altro fattore incisivo sulla scelta del rito civile sono i matrimoni fra persone di differente religione. Purtroppo non è ancora possibile sposarsi con il doppio sacerdote (a meno che ci si presenti all’altare già sbronzi, nel qual caso si potranno vedere anche due mogli, quattro anelli, otto testimoni), pertanto si deve scegliere tra l’uno o l’altro rito. Così si finisce quasi sempre per optare per il rito civile. Di gran moda è anche la convivenza che “fa fine e non impegna”, ma questa soluzione viene spesso osteggiata sia dalla Chiesa sia dai comuni, perché non porta soldi nelle casse di entrambi.
Infine contribuiscono al calo dei matrimoni con rito religioso i sempre più frequenti outing verso ateismo e/o agnosticismo
Chi da bambino ha frequentato il catechismo avrà sicuramente imparato che i sacramenti sono sette: Battesimo, Cresima, Eucarestia, Penitenza, Estrema Unzione, Santi Ordini e Matrimonio.
Sette è un numero caro alla numerologia cattolica: pare infatti che anche i dieci comandamenti in origine fossero sette: quello sugli atti impuri e gli ultimi due sono stati inseriti da un frate amanuense burlone nel IX secolo, in fase di ricopiatura.
L’introduzione del rito civile per tutti i sacramenti permetterebbe di introdurne altri, come l’Equitalieucaristia (una sorta di iniziazione al pagamento delle imposte simile alla prima comunione), il funerale concordatario (esiste già quello “in civile” ma, con questa formula, acquisirà valore anche religioso), e la Laica Cresima, senza Vescovo, ma con la presenza di qualche onorevole colluso con la Mafia, nel ruolo di Padrino.
Le prime impartizioni, in via del tutto sperimentale, hanno dato ottimi risultati, ma c’è anche chi ha approfittato della poca chiarezza normativa. Due scaltri baristi, già noti alla redazione de LA TAMPA hanno preparato un rinfresco da mille e una notte per un battesimo tradizionale, inviando la fattura al Sindaco della città. La fattura è stata erroneamente pagata, e sono stati inutili i tentativi del primo cittadino di “girarla” al Vescovo: trattandosi di evidente caso di loro incuria, la Curia non ne risponderà.
.
Marchiori assisted by Marello - ACC (LUGLIO 2014)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
Estrema unzione: basterà una firma, purché l’inchiostro della penna sia nero
Gli scritti che contengono riferimenti a persone realmente esistenti hanno il solo scopo (si spera) di far sorridere e sono frutto del vaneggiare degli autori. Se tuttavia qualcuno non gradisse un articolo o una sua parte può chiederne la rimozione all’indirizzo di cui sopra, motivando l’istanza.
Non siamo responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.