Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
ARRIVA L’AMBULONZO, L’AMBULANZA A ZONZO
Basta con le polemiche sui ritardi, le incomprensioni, i disguidi. Gli operatori del ser- vizio di emergenza sanitaria sono stanchi di subire critiche spesso ingiustificate a causa di disservizi causati, molto di frequente, da una cattiva, se non del tutto nulla, informazione.
Sono tanti i cittadini che non conoscono il numero del servizio sanitario nazionale per le urgenze, il famoso (ma non per tutti) 118 (ora 112 – n.d.r.).
È accaduto che, per un incidente tra Mezzi Po e il raccordo autostradale, sia intervenuta, su sollecitazione di qualche abitante della zona, la Guardia Costiera.
In un altro caso è successo che le cifre composte siano state corrette ma non nell’ordine cosicché sul luogo ove era necessario l’intervento, sono giunte alcune pattuglie della Polizia americana facenti capo al servizio 811. Solo di rado avviene che vengano chiamati dei taxi in luogo delle ben più necessarie ambulanze.
Ma bando alle polemiche e passiamo ai fatti.
Il 118 ha istituito un servizio di ambulanze che vagheranno per la città e per i dintorni alla ricerca oppure in attesa, di qualche incidente con feriti o semplicemente di qualche “accidente” che colpisca un abitante dei paraggi ove si trovino a transitare i mezzi di soccorso.
Da recenti statistiche è emerso che i tempi d’intervento dietro specifica richiesta equivalgono a quelli casuali.
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C. F. - ACC
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA: IN ARRIVO A BIELLA DUECENTO MAGISTRATI CINESI
A PECHINO LE CONDANNE SFIORANO IL 98% IN TEMPO RECORD
LAVORERANNO 18 ORE AL GIORNO PER 600 EURO AL MESE.
INTANTO UN GEOMETRA COSSATESE PROGETTA IL NUOVO MURO DI CINTA DEL CARCERE COPIANDOLO DALLA MURAGLIA CINESE
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Presto saranno finite le solite lungaggini della giustizia all’italiana, dove parecchi processi vengono prescritti, e altri terminano con condanne a dir poco ridicole.
Gli onesti cittadini non riescono più a leggere notizie del tipo:
Quattro romeni hanno tentato di rubare in una gioielleria: sono stati catturati, ma hanno educatamente atteso di essere rimessi in libertà, con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. Gioielliere e commessa stanno ancora stendendo il verbale (La Mosca Cocchiera)
Alcune pubblicazioni addirittura si prendono letteralmente gioco della giustizia italiana:
Roma, esterno giorno. Un maniaco aggredisce una donna per violentarla. Ma lei si ribella. Lui la colpisce con calci e pugni. Lei resiste. Lui desiste, e poi fugge. Lei lo insegue e lo cattura. Lei è una poliziotta. Lui è in manette per il reato di violenza sessuale, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Lei va in ospedale a farsi medicare. Lui è già libero. Lei è indagata, per abuso di legittima difesa. La conclusione è inventata, ma dite se non è in linea con la nostra giustizia… (La Mosca Cocchiera)
Altri si dilettano a mettere in evidenza le contraddizioni dei codici:
Non è reato mangiare al ristorante e non pagare. Sei ragazzi di Torre del Greco hanno cenato in un locale. Al momento del conto si sono rifiutati di pagare. Hanno risposto con calci e pugni al gestore che chiedeva spiegazioni: i Carabinieri li hanno arrestati con l’accusa di rissa aggravata, insolvenza fraudolenta, e danneggiamento. Ma, in seguito, sono stati assolti perché “il fatto non costituisce reato”. (La Mosca Cocchiera)
A Biella, da sempre Città che sostiene alti costi di gestione per Giustizia e Magistratura, entro fine anno verranno insediati nuovi magistrati provenienti dalla Grande Cina.
All’inizio si parlava di 200 tra giudici e P.M. di grande esperienza nel settore civile, penale e amministrativo, ma sembra che per un errore di trascrizione sul fax proveniente da Pechino siano 20 (non è semplice tradurre gli zeri dal cinese) o forse, addirittura, saranno un paio, e probabilmente neolaureati al primo impiego che lavoreranno dalla 16 alle 18 ore al giorno per uno stipendio da operaio metalmeccanico da dividere in due.
La notizia dell’arrivo dei duecento, forse due magistrati cinesi si è sparsa in tutta la provincia, tanto che il geometra Epifanio Muretti con studio tecnico in Cossato, ha presentato un progetto per rendere il carcere biellese “di massima sicurezza” in vista di nuovi arrivi, visto e considerato che il 98% dei processi nel Paese della Grande Muraglia, finiscono con la piena condanna dell’imputato.
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Paul Rice approved by Italo Miglio – ACC (AGOSTO 2012)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL PROFESSORE EMERITO EPIDIDIMO SCROTEUS - UNIVERSITÀ DI PATRASSO
Egregio Professore,
siamo onorati della sua attenzione nei confronti dell’Accademia dei Cinque Cereali, a nome della quale ho il piacere di rispondere alla sua gradita richiesta. La fama dei suoi studi e delle sue pubblicazioni era giunta già da tempo ai soci dell’Accademia, ed eravamo tutti sinceramente incuriositi dal suo lavoro.
Ormai i Sistemi di Automazione hanno profondamente modificato ogni attività umana. Tutti i settori (Industria, Commercio, Agricoltura, Allevamento) hanno meccanizzato gradualmente i vari processi delle filiere produttive.
Per produrre, è assodato, si usano le macchine. Ma per riprodurre? A parte qualche tentativo nella fecondazione dei bovini, sembra che i primi studi sulla riproduzione umana siano stati fatti dal suo Dipartimento.
Siamo lieti perciò di invitarla al nostro Simposio Annuale di Scienza e Tecnologia Applicate ai Processi Produttivi che si svolgerà presso i locali delle ODR (Officine Dolci Reminiscenze) di Torrazza Piemonte, nel mese di novembre 2012, in data da definirsi, con il seguente programma:
ORE 9: APERTURA DEI LAVORI E SALUTO AI PARTECIPANTI.
Professore Chiarissimo Sun Nen Bun del Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino
ORE 9,30: FIBRE RINNOVABILI.
Con particolare riferimento alle industrie tessili del biellese, si parlerà dell’utilizzo, al posto delle fibre tradizionali, di cavi di varia natura, prodotti in eccesso e opportunamente trattati: cavi coassiali, cavi elettrici, Cavi di Lavagna, cavi-e, cavo orale, cavo loverza ecc... con adattamento ad ogni possibile applicazione nel settore del sex-entertainment. Professor Paul Rice dell’ACC e Consulente Privilegiato del Texstile Biellese
ORE 10,30: THE POETRYMAKER.
Presentazione del dispositivo che produce poesie di alta qualità, su qualsivoglia argomento, iniziando da singole parole o da versi sciolti della miglior tradizione poetica italiana, inseriti alla rinfusa, ai fini dell’ottimizzazione dei meccanicismi preposti alla soddisfazione personale. Dottoressa Stephanie Hop-là dell’ACC
ORE 11,30: GRATTA & STAMPA VER1.0.
Presentazione del software di stampa di ultima generazione, che utilizza carta riciclata, contribuendo alla salvaguardia della Foresta Amazzonica, della Foresta Nera e del Boschetto di Stupinigi. Professor Franck Oats, Presidente dell’ACC e Dittatore Editoriale de LA TAMPA di Torino.
ORE 12,30-14: PRANZO DIETETICO DI LAVORO.
(catering a cura di MacLon, MacSoucì & Son)
ORE 14,30: IL VALORE AGGIUNTO DI UN’OFFERTA ALL INCLUSIVE TROMB@R ACTION SYSTEM.
Analisi dei nuovi prodotti chiavi in mano, con l’esposizione e la dimostrazione pratica degli optional personalizzati per coppie etero, omo, e mix. Professor Epididimo Scroteus, Cattedratico in Scienza e Divulgazione dei Sistemi di Automazione e Controllo Attività Riproduttive presso il dipartimento Ellenico dell’Università di Pensologia di Torino.
Dottor Epichierico Foscolos, primo assistente del Professor Scroteus, esperto in Avanzamento delle Slides.
ORE 15,30: NOISETTE (LEGGI NUASET).
Schema e funzionamento della macchina snocciolatrice settefasica, inventata e realizzata dal professor Italo Miglio, per la raccolta e la pulizia delle nocciole nei territori tra Torrazza Piemonte e Rondissone, e il suo non preventivato improprio utilizzo ai fini ludici. Professor Italo Miglio dell’ACC.
ORE 16, 30: IL CAMPIONAMENTO CASUALE NELLE RICERCHE DI MISURA.
Osservazioni sull’importanza di una corretta scelta del campione per la determinazione delle misure comparate degli organi riproduttivi, tra le popolazioni anglosassoni e quelle mediterranee. Con dettagli sulla pertinente invidia per le popolazioni sub-sahariane.
Professor Luke Corn dell’ACC e Ricercatore Senior del Laboratorio dei Pesi e delle Misure presso il Dipartimento Attività Riproduttive della California del Sud.
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Con i migliori saluti e apprezzamenti
Dottoressa Stephanie Hop-là
Ricercatrice presso l’ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI
Stefania Marello (NOVEMBRE 2012)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
L'ARTICOLO INPS
A scuola ci insegnano che gli articoli sono di due tipi: determinativi e indeterminativi. Ma solo ad una certa età scopriamo che, tra quelli indeterminativi, c'è l'articolo INPS, il più indeterminativo di tutti.
INPS è l'acronimo di Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Purtroppo, specialmente in periodi di Spending Review e difficoltà di quadratura dei bilanci pubblici, esso diventa Istituto Nazionale Piglia Soldi, soldi che non saranno mai più restituiti a chi li ha versati. Il denaro sottratto ai lavoratori dipendenti sotto forma di contributi finisce in una specie di pozzo, di buco nero, di spazio parallelo, dalle coordinate, appunto, indeterminate. Da quando poi la Dolce Fornero & C., nota azienda di prodotti da forno crematorio, come ad esempio gli esodati, si è occupata di conti INPS, l'indeterminazione è ulteriormente salita.
Qualche giorno fa ho avuto necessità di recarmi alla Sede Centrale INPS di Torino, che si trova in via XX Settembre, in pieno centro, in un palazzo vetusto, di chiara architettura fascista. Lo stesso tipo di architettura si ritrova anche nel palazzo accanto, che ospitava fino a poco tempo fa l'Hotel Nazionale, tristemente famoso perché vi conducevano e talvolta torturavano gli oppositori del regime fascista.
Ma che c'entra questo con l'INPS? C'entra, perché un'ombra di crudeltà sembra rimasta impigliata in qualche modo all'interno di questi palazzi.
Appena si entra si viene colti da un senso di spaesamento totale, per l'ampiezza dell'atrio e il via vai continuo di persone. Nel mezzo troneggia un banco 'informazioni', una specie di scialuppa di salvataggio alla quale si aggrappano tutti i naufraghi sperduti tra il Mar delle Pratiche e lo Stretto Periglioso della Burocrazia. Dietro il banco staziona un omino, un po' pelato, con gli occhiali e l'aspetto dimesso, che solo i più sprovveduti potrebbero definire ancora 'usciere'. Intanto è dotato di computer e lo sa usare alla perfezione, poi è rapido ed efficiente. Liquidati in poco tempo quelli che mi precedono nella lunga fila, e appena individuato, nel mio farfugliamento, la parola chiave (in questo caso era CUD) mi schiaffa in mano un bigliettino con scritto a caratteri cubitali: terzo piano - stanza 316. E via, liberare la fila, prego. La trovata del bigliettino al posto della semplice indicazione verbale è geniale: i pensionati sono anziani e smemorati, e prima di arrivare al terzo piano dimenticherebbero sicuramente qualche numero.
La prima tortura è costituita dalle scale. Sembra facile, ma di scale nel palazzo ve n'è più di una. Imbocco la prima che trovo, uno scalone enorme e lugubre. Dopo aver salito almeno quattro rampe, mi ritrovo in una grande sala. Un cartello segnala '1° piano'. Intorno porte di uffici, ma ovviamente non il mio, che è al terzo. Mi scoccia ridiscendere, rifare la coda da Caronte per farmi spiegare come si raggiunge il Girone Infernale di mia competenza. Allora provo a percorrere le pareti della sala, cercando la leva magica, il mattone fasullo, che, se smosso, fa aprire il passaggio segreto. Infatti, dietro una porticina accostata scopro un'altra scala e riprendo a salire.
I piani dell'INPS sono altissimi, almeno il doppio dei piani di un normale condominio. Lungo le scale si incontrano figure smarrite, con lo sguardo allucinato e con il loro fogliettino tutto sgualcito in mano. Alcuni si riposano, accasciati sui gradini. Ce n'è uno così pallido che… forse non si sta solo riposando… Sto per chiamare il 118 dal cellulare, quando ha un leggero movimento con la testa. Meno male, è ancora vivo. Chissà da quanto tempo vagava nel palazzo.
Al terzo piano ho la dispnea e l'angina da sforzo. Arrancando e premendomi una mano sul petto (sono una pensionata anch'io, in fin dei conti) mi trascino all'ufficio giusto, prendo il solito numero e attendo.
Quand'è il mio turno l'impiegata inserisce i miei dati sul computer. Dopo una breve attesa mi comunica che il mio documento non esiste. "Ma come è possibile? E come faccio? Senza il CUD non posso fare il 730, senza il 730 non posso scaricare gli OD…" Mi blocca, prima che le snoccioli tutti i numeri e le sigle dei modelli fiscali esistenti: "Non so che dirle, se non c'è sul computer io non posso farci niente. Avanti il prossimo!". E questa è un'altra tortura, più sottilmente psicologica: l'incompetenza unita alla scortesia del personale. Ognuno conosce il suo pezzettino di lavoro e nulla sa del meccanismo complessivo nel quale è inserito. E guai a voi, anime prave, che osate chiedere.
A quel punto mi ribello e con il fiato residuo grido: "Ma ci sarà pure un altro ufficio al quale rivolgermi per avere spiegazioni!"
L'impiegata, pur spazientita dalle mie insistenze, ha un moto di pietà, ci pensa un secondo, poi dice: "Torni al pian terreno, c'è un omino, un po' pelato, al banco informazioni… Ecco, chieda a lui".
Obbedisco, umiliata e sottomessa come Garibaldi.
Torno al pian terreno, venti rampe sotto. Rifaccio la coda. L'omino-che-sa ascolta il mio problema, interroga a sua volta il computer e subito mi spiega, con competenza e chiarezza, perché il mio documento non esiste. Tutto riacquista un senso logico.
Lo bacerei seduta stante sulla pelata. Quest'uomo deve essere il braccio destro del Dirigente Amministrativo, ma che dico, deve essere il suo capo, poiché ne sa più del Presidente e del Direttore Generale messi insieme. Certo che, se me l'avesse detto subito, avrei risparmiato tempo, fatica e discussioni con la tizia del terzo piano. Ma non poteva: glielo impediva il Principio di Indeterminazione di INPSemberg, una regola recentemente introdotta dal Ministro per la Semplificazione, che impedisce ai dipendenti dell'Istituto, anche quelli svegli e geniali, di fornire più di un'informazione corretta alla volta. Pena il licenziamento in tronco, e la perdita del diritto alla pensione di vecchiaia.
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Stefania Marello (APRILE 2014)
AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
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