Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
QUESTA SERA HO MAL DI TESTA…
Scoperto un rimedio “naturale” per la cura delle cefalee
Alcuni neurologi dell’Università di Münster, in Germania, hanno esaminato 400 pazienti soggetti a frequenti attacchi di cefalea ed emicrania, scoprendo che la pratica del sesso attenua, se non addirittura elimina, il mal di testa.
Diverse le ipotesi fatte per spiegare questo risultato: una delle più accreditate, spiegano gli studiosi, è che durante l'attività sessuale si producono endorfine, cioè antidolorifici naturali che agiscono sul sistema nervoso, riducendo o eliminando il mal di testa.
Questa scoperta apre scenari nuovi nell’ambito dei rapporti di coppia, oltre che in ambito sanitario.
Nelle coppie (e per ‘coppia’ intendiamo due persone che praticano il sesso con una certa regolarità) la classica scusa del mal di testa da parte di uno dei due (di solito la donna; pare che l’uomo non interrompa la richiesta di sesso nemmeno con infarto miocardico in corso) non avrà più lo stesso significato.
Perciò, cari signori, dopo la scoperta dei neurologi di Münster, se la vostra donna si rivolgerà a voi dicendo “ho mal di testa”, rallegratevi: con ogni probabilità sarà una inequivocabile, esplicita dichiarazione di disponibilità. Non cercate però scorciatoie disoneste, tipo colpire con simulata sbadataggine la vostra partner al capo, nell’intento di causarle una improvvisa cefalea o, peggio, istigare i bambini al casino, affinché lei dica: “Smettetela! Mi fate venire il mal di testa”.
Se invece sarà l’uomo a pronunciare questa formula, alla donna resteranno due alternative: approfittare della domanda per “alzare il prezzo”, cioè aumentare le richieste ricattatorie prima di concedere le sue prestazioni analgesiche (non fatevi strane idee: analgesico significa che toglie il dolore), oppure inventarsi una nuova scusa (e qui non diamo suggerimenti, consci della inesauribile ricchezza della fantasia femminile).
Se il sesso è terapeutico, in futuro potrebbe anche essere prescritto dal medico. Di fronte ad un paziente che lamenta frequenti emicranie, un medico coscienzioso, prima di prescrivere antidolorifici, sicuramente efficaci, ma non privi di pesanti effetti collaterali, cercherà rimedi alternativi: Yoga ed esercizi di rilassamento, massaggi Shiatsu, intrugli di erbe. Ma se nulla di questo funziona allora consiglierà il sesso.
Se la risposta del paziente sarà del tipo “Dottore, come faccio: mia moglie non me la dà dal 1998”,oppure “Mio marito si addormenta già durante i preliminari”, oltre al semplice consiglio, sarà necessaria una vera e propria prescrizione sul ricettario, con indicazione della posologia (numero di volte e durata). Le ‘ricette mediche’ godono sempre di una certa autorità taumaturgica, atta a convincere il coniuge riluttante a non sottrarsi ai suoi doveri coniugali, tra i quali c’è il reciproco aiuto in salute e in malattia. La malattia in questo caso è il mal di testa e il rimedio è il sesso. Perciò, toccherà inghiottirlo (il rimedio), esattamente come si fa con una pillola, anche se amara.
Ma se i pazienti sono separati, divorziati o single incalliti?
In questi casi la cura per il mal di testa non potrà che essere il sesso a pagamento. Ed è qui che dovrebbe intervenire il SSN, accollandosi una parte delle spese, lasciando al paziente solo il TSO (Ticket Sex Offering), da pagare nei punti gialli o in banca, come per ogni altro ticket sanitario.
Per la prima volta nella Storia del Fisco, le cosiddette “marchette” saranno deducibili dalla Dichiarazione dei Redditi.
Dottoressa Stephanie Hop-là
Accademia dei Cinque Cereali
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