Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
IN ARRIVO NUOVE MALATTIE
ECCO I MALI DEL TERZO MILLENNIO
Il dismorfofobico è una persona eccessivamente preoccupata del proprio aspetto fisico. Nei casi più gravi essa diventa anoressica o bulimica, proprio perché non ha un corretto rapporto con il proprio corpo e vorrebbe trasformarlo in qualcosa di più attraente, attraverso un regime alimentare particolare.
La dismorfofobia quindi non è, come potrebbe sembrare, uno scioglilingua, ma una grave malattia che induce a rifarsi il seno, il naso, la bocca e altre parti del corpo, ottenendo piccoli miglioramenti estetici e, date le alte parcelle del chirurgo plastico, grandi peggioramenti economici.
C'è poi lo shopping compulsivo, che induce a sperperare denaro pur di acquistare beni più o meno inutili, soprattutto accessori da abbigliamento e altre futili amenità.
Un po’ più datata come malattia, ma pur sempre attuale, è la cleptomania. Un cleptomane si potrebbe definire un ladro ricco. Questa malattia è diffusa anche tra i politici: ecco perché vengono elargiti stipendi così alti ai politici. Infatti, se i politici guadagnassero poco non sarebbero più ricchi, e non rientrerebbero nella categoria dei cleptomani, ma in quella, meno nobile, dei ladri comuni.
Sicuramente qualche passo avanti dal punto di vista medico è stato fatto: basti pensare che i mali dello scorso millennio erano la malnutrizione, i reumatismi da troppo lavoro in pessime condizioni, le infezioni da scarsa igiene.
Le nuove malattie del millennio, peraltro, sono facilmente curabili con una semplice carta di credito.
Freddy Marchiori (DICEMBRE 2011)
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