Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
In questa sezione sono riportati articoli scritti tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC collaborava allegramente con LA TAMPA
TRAGICO INCENDIO AL PORTO DI RAPALLO
La vicenda ha purtroppo un triste risvolto, che ci coinvolge da vicino
Un cortocircuito su uno yacht in legno ha causato un’esplosione nel porto turistico di Rapallo.
L’incendio che ne è seguito si è propagato alle due imbarcazioni vicine. I tre natanti sono affondati, e i danni sono stimati in milioni di €uro. I panfili coinvolti appartenevano a nomi noti dell’imprenditoria italiana.
Ai principali organi d’informazione è sfuggita una notizia collaterale, che noi de LA TAMPA non abbiamo potuto “bucare”, perché ci ha dolorosamente coinvolti.
Una barchetta di proprietà del nostro Dittatore Generale, Franco Cannavò, ancorata accanto allo yacht esploso, è affondata dopo essere stata coinvolta nel tragico rogo.
Si tratta di una barchetta in legno, lunga 2,33 metri, a remi, di recente (sei anni fa) riverniciata color cacca di bimbo, e ribattezzata con l’aggraziato nome di “Va lentina II”.
Il Dittatore l’usava in gioventù in qualità di alcova, e in tempi più recenti come alloggio d’emergenza nella stagione calda (sono tempi difficili).
I Carabinieri e la Capitaneria di Porto di Santa Margherita Ligure, che conducono le indagini, non hanno potuto ovviamente dedicarsi anche a questo evento collaterale, pertanto la pratica è passata all’avamposto delle Guardie Campestri della frazione Pogliani di Chivasso.
Il Brigadiere Aggiunto Rocco Cicciomessere si è incaricato delle indagini - che si svolgono nel più assoluto riserbo - e non ha inteso rilasciare dichiarazioni. Tuttavia, un nostro infiltrato speciale, un inviato della concorrenza (insomma, se non ci arrangiamo fra di noi...), ha fotografato col cellulare la denuncia del Cannavò - rivendutaci a caro prezzo - dalla quale risulta che con l’amata e preziosa barca sia andato distrutto il seguente equipaggiamento:
un sacco a pelo in polietilene; una bottiglia di Ferro China Bisleri e una di Grigioverde; un pacchetto di Nazionali senza filtro contenente 6 (sei) sigarette con i relativi svedesi; i due giubbotti salvagente richiesti dalla legge, e una ciambella a for- ma di ochetta col musetto di Flavia Vento; una stufetta a gas monofuoco, una moka da due tazze e una confezione già iniziata di caffè Slavazza Grigio Happy Hours; Maalox, Lasonil e Aspirina C scaduti; una mazzetta di segnalibri del M5S, dei quali uno autografato da LUI in persona.
Infine, un telo per coprire il tutto, che aveva la illusoria pretesa di trasformare la barca in “cabinato”.
Dopo la denuncia, il Cannavò si è ricordato di non aver mai stipulato un’assicurazione, vanificando la “fantasia” di ricevere un qualsivoglia rimborso, e soprattutto lasciandogli in bocca l’amaro fiele della prematura dipartita della sua adorata imbarcazione, che così tante gioie gli elargì in passato.
Le indagini, tuttavia, parrebbero essere orientate alla pista della vendetta trasversale nel settore dei finanziamenti pubblici all’editoria, sebbene i finanziamenti a LA TAMPA ammontino solo a qualche aperitivo offerto al Dittatore da un eventuale lettore simpatizzante.
È emerso, inoltre, un particolare inquietante. S’è rinvenuto uno spezzone di cavo bruciacchiato, di fabbricazione artigianale, che in apparenza collegava la “Va lentina II” ad uno degli yacht bruciati e affondati: ingegnoso mix di condutture di gas, elettricità, e connessione internet ADSL a 10 Mbps. Resta un mistero, per il Cicciomessere, l’utilità di questo collegamento.
Ovviamente, Cannavò non ha informazioni né opinioni su questo strano cordone ombelicale abusivo.
A conclusione di questa triste vicenda, il Cannavò ha rilasciato una intervista a se stesso, nella quale si è lamentato perché deve ancora finire di pagare le rate della barca. Poi è scoppiato in lacrime.
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Italo Lovrecich e Stefania Marello (FEBBRAIO 2014)
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AMRICORD: questo articolo è stato scritto tra il 2012 e il 2014, quando l'ACC (Accademia dei Cinque Cereali) collaborava allegramente con LA TAMPA
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