Chi pensa che il mondo social sia dominato dai vari Fedez - Ferragni (Ferragnez per gli amici), oppure dai più cliccati youtuber, si sbaglia di grosso.

Il fenomeno che impazza in questa calda estate che sta finendo, come dicevano i Righeira, è quello dei Noninflu. Noninflu non è, come potrebbe sembrare, un vaccino antinfluenzale di ultima generazione, ma l'acronimo di Nonni Influenzer.

I Noninflu si ritrovano nei migliori bar e ristoranti della provincia, presso le bocciofile di tendenza, nei circoli RIMBA (Risorse Italiane Matusa Bolsi ma Attivi) a discutere dell'abbigliamento della Regina Elisabetta o di come siano tornati di moda i golfini che indossava Nilla Pizzi al tempo di Papaveri e Papere.

In sintesi dispensano consigli su temi di attualità e moda, di interesse per gli over sessanta: gli argomenti spaziano dagli ultimi cantieri aperti nelle zone più prestigiose della città, al bollettino delle coliti della Fornero (a forza di maledirla, qualche augurio arriva a segno), all'efficacia delle cure omeo-apatiche per la depressione, ai farmaci più trendy contro la prostatite e l'osteoporosi.

Se è vero che attraverso i social gli influencer riescono a condizionare milioni di giovani, i Noninflu godono un largo consenso in quella fascia sociale più stagionata, ma sicuramente più numerosa, che, seppure priva di tecnologia social, ha ancora una gran voglia di socializzare e fare esperienze. Il sistema che essi utilizzano (un'antica forma di comunicazione, detta anche passaparola o Jurassic Chat) funziona benissimo.

Gioz, Paul, Kris and the Nonni's – ACC