Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
RITORNANO LE MEZZE STAGIONI?
Sappiamo che l'avvicendamento delle stagioni è stabilito rigorosamente dall'astronomia, con la suddivisione dell'eclittica percorsa dalla terra intorno al sole in quattro parti, delimitate dai due equinozi (autunno e primavera) e dai due solstizi (inverno ed estate).
Oggi però, i cambiamenti climatici e quelli socioculturali richiedono una suddivisione più dettagliata e fantasiosa delle stagioni astrali.
Zerovera (da fine febbraio a fine marzo)
Viene prima della primavera, sbocciano le prime primule e le seconde secondule, ma si verificano ancora gelate notturne e la sera è meglio uscire con il giubbotto. Le ragazze iniziano a spogliarsi e di conseguenza si verificano i picchi di influenza e di gravidanze non proprio programmate.
Primavera (da inizio aprile a fine di maggio)
Si organizzano le prime gite fuoriporta, avventurandosi fin sul pianerottolo e sulle scale. Ci si spoglia e si prendono le prime insolazioni. A volte però arrivano imponenti perturbazioni dal Nord Europa e si ripiomba nell'inverno nel giro di ventiquattro ore.
Secondavera (da giugno alla prima metà di luglio)
Detta anche Bella Stagione, poiché la temperatura è gradevole, né troppo calda né troppo fredda.
Estate (da metà luglio a tutto agosto)
Si può definire la stagione del gran caldo e degli anticicloni dai nomi terrificanti. Per sfuggire ai vari Scipione, Caronte, e Lucifero si va tutti al mare o in montagna, a torso nudo o in burkini. In città restano i topi d'appartamento, i topi veri e i testimoni di Geova in mezze maniche.
Mezza estate (durata variabile da un giorno a una settimana, non di più)
È la stagione del sogno di una notte, cara ai poeti, agli amanti di Shakespeare e agli amanti in genere. A loro le stagioni non fanno né caldo né freddo, e amano sognare, poetare e baciarsi al chiaro di luna, possibilmente in ferie per poter dormire il mattino dopo.
Postate (dall'inizio di settembre al 21 ottobre)
Viene dopo l'estate, fa già freddo come in autunno, ma le foglie non cadono ancora. Si dedica questa stagione a dimenticare l'estate, in pratica è una stagione di decompressione e depressione.
Autunno (dal 22 ottobre al 21 novembre)
Le foglie sono cadute, le giornate si sono accorciate e ricominciano le rate del riscaldamento. Perciò la depressione continua.
Stagione natalizia (dal 22 novembre al 6 gennaio)
Non esiste nei manuali astronomici, è praticamente una stagione metafisica, ma anche metapsichica, vista la follia collettiva che la contraddistingue. Completamente dedicata ai regali e alle feste natalizie, raggiunge il massimo picco durante l'accredito delle tredicesime.
Inverno (dal 7 gennaio al 21 febbraio)
Qualcuno si accorge che è arrivato il freddo e la neve (soprattutto chi la deve spalare nel vialetto di casa). La terra si indurisce e l'acqua si solidifica per effetto del gelo. Altre cose invece non si induriscono più, a causa dei maglioni, dei piumini e delle sciarpe con cui le ragazze si coprono...
All'inverno dovrebbe seguire la Zerovera, ma a volte c'è prima una stagione di passaggio detta Outverno, in cui si auspica che i termosifoni restino accesi qualche ora al giorno e si litiga con l'Amministratore di condominio e con il fuochista.
Stephanie Hop-là imbeccated by Paul Rice
Il vecchio guardaroba quattro stagioni sarà sostituito da cabine armadio
in grado di contenere fino a 12 mezze stagioni
LE FAMIGLIE ALLARGATE
A chi si preoccupa delle famiglie arcobaleno, vorrei far notare che da un po' di tempo esistono anche altre famiglie ancora più atipiche, dette famiglie allargate (da non confondere con le famiglie allagate, che sono quelle in attesa dell'idraulico, che si è reso irreperibile).
Il fenomeno dell'allargamento è dovuto all'aumento di separazioni e divorzi. Quando una coppia con figli divorzia la famiglia si disgrega, e i figli saranno, come si dice, condivisi, cioè abiteranno un po' con la mamma e un po' con il papà. Una volta questa era una condizione triste, ma oggi non lo è più, perché grazie agli Smartphone e agli iPhone i bambini non si rendono nemmeno conto di chi c'è in casa.
In molti casi però a fronte di una coppia separata se ne formano altre due: lei con un altro e lui con un'altra.
E se i nuovi partner hanno a loro volta dei figli ecco che nascono queste benedette famiglie allargate. Le famiglie allargate tendono ad allargarsi ulteriormente quando nuovi bambini nascono dalle nuove unioni: diventano in pratica delle tribù.
Ma che cosa succede ai nonni? Nella migliore delle ipotesi un bel superlavoro. Perché, se ci pensiamo bene, i nipoti non sono condivisi, ma moltiplicati! I poveri nonni si accolleranno, oltre ai nipoti legittimi, anche quelli acquisiti, e nelle festività comandate gli ospiti da invitare non saranno più soltanto il figlio, la nuora e i due nipotini di primo letto, ma il figlio con la sua nuova compagna e i suoi figli, la nuora con il suo nuovo compagno e i suoi figli, più qualche figlio nato dalle nuove unioni, più qualche cane qui e là, secondo la moda delle adozioni canine, all'insegna del monito: "Tuo figlio si sente solo? Compragli un cane!".
È in occasione di queste festose riunioni che i nonni si domandano il senso del Fertility Day.
E hanno ragione: dal loro punto di vista la fertilità è anche troppa.
Nonna Abeffarda
Famiglia allargata in una festa comandata
I GIOVANI PRENDONO IL POSTO DEGLI ANZIANI
VECCHIETTI SFRATTATI DAI GIARDINI PUBBLICI
Il prezzo da pagare per il progresso miete vittime soprattutto nella fascia più debole della società, dove si hanno maggiori difficoltà a mantenere il passo con i cambiamenti.
È il caso degli innumerevoli pensionati che non possono più godersi le panchine del parco con wi-fi libero in quanto occupate perennemente da giovani muniti di tablet e smartphone.
I numerosi pensionati, costretti a stare in piedi anche per sette/otto ore al giorno, sono decisi a dare battaglia per ottenere il loro diritto alla seduta. La proposta del portavoce anziano è di stilare una lista di attesa per le panchine come avviene per i servizi sociali.
Invece di avere la precedenza gli anziani con più figli come accade per le case popolari, avranno precedenza quelli più soli, più bisognosi di connessione...
Gli esclusi potranno sempre trascorrere l’inverno al caldo e l’estate al fresco nei fast food del centro commerciale, un tempo ad appannaggio esclusivo dei paninari adolescenti.
Freddy Marchiori & Paul Rice - ACC
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Panchine collegate in rete con
wi-fi integrato
L'ANGOLO DELLA POESIA E L'ANGOLINO DELLA CRITICA
Fatti miei
Scritto il 18 settembre da Italo Lovrecich
La critica
Bello l’accostamento tra Gutturnio frizzante e fuochi artificiali: la poesia nostalgica
ed epicurea, pur evidenziando lampanti similitudini con alcune liriche leopardiane,
si discosta tuttavia nel finale dal pessimismo cosmico, ma anche da quello comico,
per avvicinarsi piuttosto al genere picaresco-pirlesco delle raccolte "Robaccia mia"
del grande poeta crepuscolare Lovreciuc. Abe Fahrda, critica letteraria di Kabul
LA MATEMATICA DEL COLESTEROLO: I NUMERI PRIMA E I NUMERI DOPO
Tanti anni fa non sapevamo nemmeno che cosa fosse il colesterolo.
Da bambini mangiavamo pane e burro, le nostre mamme usavano lo strutto per friggere, a Natale c'era il cappone ripieno e l'anatra arrosto avvolta nelle fette di lardo. Quando moriva il nonno si diceva che gli era preso un 'colpo', oppure un attacco di cuore. Se la nonna cominciava a dare i numeri si diceva che aveva l'arterioscleròsi, con l'accento sulla seconda 'o'.
Si accettava serenamente di diventare vecchi. E di morire.
Ma negli anni settanta il colesterolo è diventato un allarme mondiale. La gente aveva paura di tre cose: della guerra atomica, del film "L'esorcista" e del colesterolo. Guai se il suo valore nel sangue era superiore a 220. Erano banditi dalla tavola salumi, formaggi e carni grasse. Se si mangiava il tiramisù il venerdì lo si confessava in chiesa la domenica.
Dopo una ventina d'anni di diete ed esami del sangue i ricercatori fecero una scoperta agghiacciante: il colesterolo non era uno, ma due, uno era buono e l'altro... cattivo. Complicati calcoli algebrici stabilivano quale doveva essere il rapporto tra i due per mantenersi in salute. Ma per essere sicuri di vivere a lungo il colesterolo totale, cioè il buono più il cattivo (e meno male che non c'era anche il brutto) doveva mantenersi inferiore a 200. La dieta non bastava più: molti anziani (e anche meno anziani) dovevano ricorrere alle pillole, e i guadagni delle aziende farmaceutiche si impennavano.
Oggi la Tavola Colesterolica è ancora cambiata. I Numeri Prima sono stati sostituiti ancora una volta dai Numeri Dopo. Se vuoi avere la certezza di una lunga vita, il colesterolo cattivo non deve superare il valore di 70. Non importa quanto sia buono il buono o brutto il brutto. È il cattivo che conta. E giù farmaci come fossero caramelle, perché, si sa, nessuno vorrebbe ammalarsi, né tantomeno morire.
Se continua questa escalation al ribasso presto anche i bambini dovranno assumere le pillole anti colesterolo.
Arriverà mai il giorno in cui ci faremo furbi, manderemo a quel paese le aziende farmaceutiche e accetteremo di essere mortali? Nemmeno la nonna sa rispondere. Ma sa che il prossimo lunedì deve fare l'esame del sangue, ed ha molta paura di essere bocciata.
Nonna Abeffarda
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