Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
SOMIGLIANZE
Il Papa ha ragione: siamo tutti frateli.
Anzi, gemeli...
Si noti la straordinaria somiglianza delle due foto.
N.B.
: Per chi non la conoscesse Sharon Stones è una splendida attrice, il
cui nome è molto simile a quello di un'altra attrice più famosa.
ANIMALISTI SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO I CACCIATORI DI POKEMON
Il gioco più famoso degli ultimi dieci giorni non ha ancora superato il banco di prova del lancio sul mercato, ma sta già creando un certo malcontento fra varie associazioni.
Gli animalisti si interrogano sulla fine che questi animaletti faranno una volta catturati. Auspicano che la memoria del telefono sia abbastanza grande da permettere a Pikachu e compagni di muoversi liberamente, e che vengano liberati al termine del gioco.
L’associazione cacciatori chiede che possano cacciare i Pokemon solo i ragazzi muniti di regolare permesso di caccia, mentre i pescatori ritengono che per quelli nei laghi e lungo i corsi d’acqua sia necessario il permesso di pesca.
Secondo i guardaboschi invece non si tratterebbe né di caccia, né di pesca, ma tecnicamente i Pokemon verrebbero raccolti, pertanto sarebbe necessario il tesserino raccolta funghi. Questo per garantire che i raccoglitori abbiano almeno qualche nozione di micopokemologia, che permetta loro di distinguere un Pokemon edibile da uno velenoso.
Per dare una risposta all’annoso quesito (anche se sarebbe corretto parlare di settimanoso quesito), abbiamo interpellato l’ACC, la quale ha proposto di sostituire le doppiette dei cacciatori con dei comodi (e meno pericolosi) smartphone per la caccia di selvaggina virtuale, così nessuno si farà del male e tutti si divertiranno. Si raccomanda di non cuocere il telefono a fine giornata, nel tentativo di cucinare lepre virtuale in salmì.
Frattanto, nei migliori allevamenti di cani, si stanno addestrando i bracchi da punta a riconoscere l'odore del Pokemon.
Paul Rice - ACC
Nella foto ci sono ben cinque Pokemon perfettamente mimetizzati
SCASSINANO UN CELLULARE PER RAPIRE I POKEMON
Gli anni di piombo e il periodo dei rapimenti sembravano ormai appartenere alla storia della prima repubblica quando, all’indomani del lancio di Pokemon Go, alcuni fatti riportano alla memoria quegli anni difficili.
L’episodio si è svolto ieri mattina intorno alle 9 in un bar del centro, quando una ragazza ha lasciato il telefono incustodito per pochi minuti e l'ha ritrovato scassinato. Dei Pokemon catturati neppure l’ombra, spariti nel nulla.
Ora si attende la richiesta di riscatto da parte dei rapitori, ma si teme che i simpatici mostrini possano essere stati rivenduti sul mercato nero a collezionisti mediorientali.
Inutili le perquisizioni presso i ricettatori della zona.
Intanto molti appassionati del gioco stanno correndo al riparo, utilizzando solo smartphone e tablet blindati, dotati di antifurto satellitare e schermo antisfondamento.
Freddy Marchiori - ACC
Il telefono scassinato dai rapitori
IN ARRIVO UN DECRETO LEGGE PER I POKEMON
Abbiamo letto di ragazzi che alle 5 del mattino, in motorino e muniti di smartphone, davano la caccia a Pikachu e compagni. Abbiamo sentito di giovani aspiranti allenatori di Pokemon che, nel bel mezzo di una rotatoria stradale, tentavano di catturare Vegeta e Golem. A Torino, in una piazza molto trafficata, per accaparrarsi questi simpatici mostriciattoli virtuali è scoppiata una rissa reale.
Il Governo sta pensando di arginare questo fenomeno, che mette in pericolo l’incolumità dei giocatori, con un Decreto Legge urgente. Pare che questo decreto preveda la deroga a qualunque Codice Stradale, Penale, Penoso, Civile e Incivile, per i cacciatori di Pokemon. Automobilisti, camionisti, motociclisti, ferrotranvieri, ciclisti e persino pedoni dovranno fermarsi e dare la precedenza a tutti coloro che, muniti di telefonino, siano in evidente atteggiamento da Pi.R.L.A. (Pikachu Research Locate Action).
Al Damerini - ACC
Aspirante allenatore di Pokemon o aspirante suicida?
IN AMORE E IN GUERRA
Non c'è da stupirsi se il mondo digerisce gli orrori e le stragi che vediamo tutti i giorni.
Mio zio, che da giovanotto si nascose nei rifugi sotto i bombardamenti, mi raccontava di mirabolanti avventure erotiche, al buio e nell'angoscia, con signore altrimenti irraggiungibili.
E dopo, all'uscita dal rifugio, le medesime signore sparivano con nonchalance. La morte ronza intorno alla vita, e la stessa vita, per essere sopportabile, la ignora.
Anonimo
TROPPI RISCHI PER IL TORERO. ARRIVA LA CORRIDA A NORME ISO 9001
Le prime corride risalgono all’Antica Grecia, dove giovani contadini, spesso storditi dai riti religiosi in onore del dio Bacco, rincorrevano i tori su e giù per i vigneti, nel tentativo di riportarli nella stalla. Questi movimenti si chiamavano "rincorride". L'etimo della parola è incerto: probabilmente deriva dal greco rinkòi (che significa ottenebrato dal vino) e dal latino ridens. Non è ben chiaro come, rincorrendo i tori per secoli, la rincorrida sia diventata corrida e sia giunta in Spagna.
Quello che è certo è che la corrida è diventata disciplina sportiva grazie alla lobby ateniese degli allevatori, nel tentativo di ridurre le odiose tasse sulla macellazione.
La leggenda narra che presso gli Etruschi si utilizzassero, al posto dei tori, le suocere. Fu una legge romana, la famosa VI-II-VI (la 626 del 94 a.C.) a introdurre questi grossi bovini, meno pericolosi, al fine di limitare i danni per gli addetti ai lavori.
Non stiamo parlando della Corrida del sabato sera in TV, dove pure qualcuno di tanto in tanto si infortuna, ma di quella con i tori veri, e infuriati come... tori.
Nelle moderne corride non sempre è il toro ad avere la peggio: anche il torero può essere ferito o ucciso, come è successo recentemente. I giornali e i media hanno dato grande risalto alla notizia, cosa che non avviene quando a rimetterci la vita è il toro.
Da più parti si comincia ad invocare l'abolizione di questa sanguinosa tradizione. Le proteste arrivano soprattutto dalle associazioni animaliste e dalla Federazione Spagnola delle Mulieres de Toreros, donne doppiamente preoccupate del problema delle corna nel matrimonio...
Ma è giunto il momento di dare un ulteriore giro di vite, considerate anche le recenti norme antinfortunistiche, sostituendo, attraverso un semplice cambio di... consonante, i tori con i topi, animali più piccoli e mansueti.
Presto nelle arene spagnole potremmo vedere all'opera il TOPERO che esibirà la sua esperienza e agilità nello sventagliare la fiammante mantiglia sul muso di simpatici e scattanti rodi-tori.
Per aumentare l'emozione del pubblico si potranno utilizzare i topi di fogna, decisamente più combattivi.
Sarebbe opportuno però eliminare le banderillas, per evitare che il topero di turno ce l'abbia, come si dice, in un piede, cioè se le pianti nell'alluce nel tentativo di infilzare il ratto ratto (nel senso di veloce pantegana).
Nell'ipotesi peggiore, se il topero non sarà abbastanza rapido, potrebbe beccarsi un morso, con possibile contagio da leptospirosi, rabbia e peste bubbonica, che al giorno d'oggi sono malattie quasi sempre curabili. Nella lunga convalescenza avrà tutto il tempo di meditare sull'opportunità di praticare ancora uno sport così autolesionista.
Inutile precisare che i topi da corrida saranno esclusivamente maschi.
M & M – Marchiori & Marello – ACC
Un Topolino nell’arena
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