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Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

LA PRIMA CENA

SUNTANT KATHIW

LA MOSCA COCCHIERA IN PILLOLE


Lo studio dell’Irccs San Raffaele di Roma con l’Università di Roma La Sapienza e l’Università di Napoli Federico II, dice che l’aumento del rischio cardiovascolare nei pazienti affetti da Covid si protrarrà per anni. 32mila su 229 mila pazienti hanno eventi cardiovascolari e/o cerebrovascolari: infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale e miopericarditi. Attenti alle conseguenze! Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Ne consegue che, in considerazione che la maggior parte di infettati dal Covid è statisticamente stato pre-inoculato dal siero sperimentale con effetti deleteri, obtorto collo o volontariamente, anche chiunque abbia contribuito a vessare gli italiani con obblighi dovrebbe stare attento alle conseguenze. Lo spero”.

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Svegliarsi presto porta benefici a livello umorale, toglie l’ansia, aiuta a seguire i ritmi della natura, sintonizza sui ritmi circadiani, aiuta a mantenere la calma perché si ha più tempo a disposizione, si ha un positivo rallentamento del ritmo cardiaco, si dorme meglio la notte dopo, la mattina è ideale per fare sport, si è meno depressi. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Poi in tarda età ti trovi ad andare a letto presto e ad alzarti presto senza averlo deciso. Per non parlare di frequenti visitine al bagno causa pipì”.

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Stare fermi davanti ad uno schermo aumenta la possibilità di disfunzione erettile. Il corpo è programmato per muoversi, ma lo si fa poco. Un gruppo di ricercatori ha pubblicato su Andrology uno studio che lo certifica. Sono stati utilizzati i dati sulle variazioni delle sequenze geniche fornite da 220mila uomini tra 40 e 69 anni estratti da un database precedente. “Digital 2024: Global Overview Report”, un’analisi a livello mondiale condotta da Datareportal, riporta che l’utente di Internet trascorre online molto più di 6 ore ogni giorno. Interventi sullo stile di vita potrebbero ridurre la diffusione della disfunzione erettile dal 66 al 44%. Ma contribuirebbero regolare attività fisica, corretta alimentazione, normalizzazione del peso, eliminazione di fumo e di alcol, mantenimento di un equilibrio psico-fisico, riduzione dello stress, ricerca di un equilibrio di parametri caratteristici del dismetabolismo come diabete e ipercolesterolemia. E, per il movimento, l’esercizio aerobico di nuotare, pedalare, correre, è l’attività più efficace per migliorare l’erezione, poiché mette in attività l’apparato cardiovascolare, stimola il metabolismo, agisce sull’abbassamento dello stress. L’allenamento anaerobico invece aiuta ad aumentare il livello di testosterone che ha grandissima importanza nel regolare la libido, e l’attività sessuale in genere. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell’Università di Pensologia di Torino: “Conosco un nonno incapace di usare il computer, che non possiede nemmeno il televisore. Probabilmente ha un obelisco di notevole pregio”.

NUOVE PROSPETTIVE PER LA CURA DELLA CALVIZIE

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Gentilissima e sapientissima Accademia dei Cinque Cereali,

ho venticinque anni e sono afflitto da calvizie precoce. Ormai i capelli mi sono caduti tutti. In un primo momento ho cercato di reagire e trovare i lati positivi, come il fatto che si era risolto il problema della forfora e che assomigliavo a Maurizio Crozza, ma col tempo e con la caduta degli ultimi capelli, mi è caduto il mondo addosso e sono caduto in depressione.

Leggo sovente sui giornali le pubblicità del trapianto autologo di capelli, utilizzando cioé quelli ancora presenti in alcune aree della testa.

Ma se i tutti i capelli sono spariti esiste una soluzione alternativa alla parrucca?

Con i migliori saluti.

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Calvino Capatonda



Caro Calvino,


la calvizie maschile è una condizione sempre più diffusa. A tutti sarà capitato di osservare vecchie foto degli anni settanta: ciò che salta subito all'occhio sono le zazzere lunghe e folte dei ragazzi, oltre agli striminziti, orrendi pantaloni a zampa di elefante. Con i corsi e ricorsi della moda, le zampe di elefante son tornate, ma le zazzere purtroppo no. Sempre più uomini al di sotto dei trent'anni, come il nostro amico Calvino, hanno problemi di perdita di capelli, e poiché i riportini non piacciono più (ammesso che siano mai piaciuti a qualcuno) molti si radono completamente, come a dimostrare che non gliene importa nulla.

Se invece non ci si vuole rassegnare, esiste la possibilità, come scrive Calvino, di ricorrere al trapianto dei propri capelli. Nel caso non ce ne siano più, la scienza e soprattutto la fantasia possono sbizzarrirsi in varie ipotesi.

La prima è di utilizzare i peli. Sappiamo tutti quali sono le zone del corpo umano maggiormente ricche di peli, perciò sarà da quelle zone che verranno prelevati per i trapianti. Sull'esito estetico non si garantisce nulla, e nemmeno su quello olfattivo, almeno finché il pelo non sarà ben attecchito e ci si potrà permettere uno shampoo.

La seconda possibilità consiste nell'usare cellule staminali del capello, prelevate in gioventù, e congelate fino al momento del bisogno.

Un esempio di questa tecnica ci viene fornito dal famoso gruppo musicale "I cugini di Campagna": pare che i suoi componenti da giovani sfoggiassero le parrucche, e solo di recente si siano fatti trapiantare i capelli, ottenuti dal loro stesso DNA scongelato.

Se si volesse estendere a chiunque questa possibilità, si dovrà fare attenzione allo scandalo del DNA mitocondriale, alle denunce dei vari movimenti per la vita ed al traffico di bulbi piliferi, a vantaggio dei soliti noti: i politici e gli speculatori.

Molti giovani, disoccupati e indigenti, rischiano di essere truffati da trafficanti di capelli senza scrupoli che, dando nuovi significati all'espressione "carità pelosa", lucrano sulle loro chiome lasciandoli precocemente calvi, e senza prospettive nel futuro.

Terza ipotesi: sfruttando la tecnologia di stampa tridimensionale ci si potrebbe far tatuare i capelli sul cranio pelato, uno ad uno. Se si sopravvive al dolore e alle infezioni, il problema sarà risolto definitivamente. Soltanto in casi sfortunati i capelli tatuati potrebbero sbiadire, dando luogo ad una canizie precoce.

L'ultima ipotesi, ancora in fase di studio, è il metodo Trump, ecologico ed equo-solidale: quando il mais è al giusto punto di maturazione si raccolgono le cosiddette "barbe di pannocchia", si faranno poi tingere nella sfumatura preferita e acconciare dai migliori coiffeur. Al bisogno si faranno aderire al cranio con striscioline di scotch (attenzione: del tipo adesivo, non alcolico).

Ci auguriamo che questa risposta possa soddisfare il nostro Calvino e tutti i ragazzi afflitti da analogo problema.

Dottoressa Stephanie Hop-là

Dermatologa - Specializzata in trattamenti di lana caprina

LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.


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Ipotesi di trapianto barba-capelli ancora in fase sperimentale

TASSE DI SUCCESSIONE ANCHE SULLE MALATTIE EREDITARIE


Il governo ha promesso che non avrebbe aumentato la tassazione ai cittadini. Del resto, fra imposte, IVA, tasse di ogni genere, accise e gabelle fantasiose, gli onesti lavoratori sono sempre più tartassati. Essi devono provvedere sia allo Stato, sia al mantenimento della propria famiglia e, spesso, lavorare e produrre al massimo delle proprie capacità, non è sufficiente a colmare il vuoto lasciato dal debito pubblico.


Ma laddove non si possono aumentare le tassazioni oltre i limiti del buon senso, al nobile scopo di sovvenzionare guerre e transizione green, è sempre possibile ideare nuove imposizioni fiscali.


Il governo ombra di Brevigliasco sta infatti pensando di introdurre una tassa di successione sulle malattie ereditarie. Si tratta si un settore sinora ignorato, in grado di dare ampio respiro alle casse dello Stato.


Del resto, ogni patologia di carattere familiare, comporta spese per la sanità che accompagneranno a vita l’erede designato.


D’ora in poi, ricevere la convocazione da un notaio per un’eredità ricevuta dal classico “zio d’America”, non sarà accolta in maniera positiva così come siamo da sempre abituati, ma potrebbe nascondere pericolose insidie di carattere fiscale, oltre che potenzialmente dannose per la salute.

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Paul Rice – ACC

Un notaio-medico, in grado di valutare la provenienza delle patologie.

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I legittimi eredi del direttore del Louvre: qualora avessero ereditato qualche insolito disturbo, verrebbero letteralmente tar-tassati.

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Ispettrice dell’agenzia delle entrate verifica una possibile omissione nella dichiarazione di successione

PIZZA PRIDE: IL DIRITTO DI METTERE L’ANANAS SULLA PIZZA



Si è svolto ieri a Frottola Valtrompia, nel bresciano, il primo Pizza Pride.


Si tratta di una manifestazione unica nel suo genere, organizzata dall’Associazione Italiana Pizzaioli Fruttariani per sensibilizzare la popolazione su un argomento delicato e controverso: l’ananas sulle pizze.


Da anni è stato sdoganato l’uso di prodotti alternativi come la Nutella e le patatine fritte sul prodotto italiano più famoso nel mondo, sono accettati persino i tortellini, ma l’ananas è tutt’ora considerato un vero abominio, al limite del disgustoso.


Qualche pizzaiolo ha tentato di inserire a tradimento ingredienti poco convenzionali aggiungendo nel menù pizzeria la voce “fantasia del pizzaiolo”, ma è stato prontamente ripreso e apostrofato quando il cliente affamato si è ritrovato il delizioso frutto tropicale sulla salsa di pomodoro.


Da qui la necessità di organizzare un evento di richiamo, con risonanza a livello nazionale, per sensibilizzare su questa pratica, poiché i tempi sono maturi, e gli ananas anche, allo scopo di accettare e fare entrare di diritto questi e altri frutti nel forno a legna.


La manifestazione ha visto la partecipazione di sessantamila persone secondo la questura, dodici secondo la signora Pina che abita sulla via dove si è svolto il corteo.


Alla sfilata ha partecipato anche un carro allegorico a emissioni zero. Gli ambientalisti hanno tuttavia protestato per l’uso dei forni a legna altamente inquinanti, auspicando la conversione in forni elettrici a impatto ambientale ridotto.

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Paul Rice – ACC

Come cambia la quattro stagioni: non solo ananas, ma anche fragole e altri frutti di… stagione.

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Tutti pronti a salire sul carro del mangiatore.

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E dopo la sfilata tutti al luna park tematico.

LE GIORNATE AGGIORNATE



API… CULTURA



Da piccola papà mi diceva: occorre tenere la lingua tra i denti per non farsi pungere dalle api.

Pensavo fosse una superstizione o un modo per rallentare i movimenti del corpo.

Passai la vita a mordermi la lingua in presenza di un’ape.

Accidenti, funzionava!

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Alcuni anni fa frequentai un corso serale di apicoltura, e parlando con veri apicoltori raccontai la storia.

Pochi secondi di silenzio e scoppiarono a ridere.

“Tuo padre era siciliano, vero?” chiesero.

Allora capii. Mordere la lingua dinnanzi alle api per non essere punto è un consiglio di vita, che va ben oltre il significato letterale…

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Patty Biancoperla - ACC

DEDICHE

PORTATO PER ERRORE IN SALA PARTO, PARTORISCE UN ARTICOLO

IN GIAPPONE LA CARTA IGIENICA NON HA PREZZO


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A Pechino le autorità hanno deciso di installare telecamere nei bagni pubblici, per impedire il furto di carta igienica dai portarotolo. Un riconoscimento facciale incastrerà chi ne usa più di 60 cm, che saranno forniti solo se chi ha una urgenza fisiologica. Costui deve piazzarsi davanti a una telecamera ad alta definizione e restarvi per almeno tre secondi, dopo aver tolto eventuali occhiali e cappello.


A parte la curiosità di sapere in base a quale calcolo antropometrico-fisiologico si è stabilita esattamente questa lunghezza, mi viene da pensare che la carta igienica in Giappone abbia costi molto elevati, se si spendono soldini pubblici per dotare i bagni di sofisticati sistemi di controllo.

Suggerisco di blindare i rotoli in una specie di Bancomat, che eroga quantità limitate di carta, previo inserimento di una Bancocart ricaricabile, del circuito PagoCul.


In tal modo i cittadini spreconi sarebbero automaticamente segnalati alle autorità fiscali (oltre che al medico di famiglia).

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Nonna Abeffarda


Carta igienica per italiani, notoriamente dotati nell'arte dell'arrangiarsi

BINARI E MONOROTAIE


C'erano una volta gli uomini e le donne.


Gli uni e le altre potevano essere eterosessuali o omosessuali, cioè potevano preferire accoppiarsi con persone di sesso opposto (a quei tempi la maggioranza) oppure uguale al loro (sempre a quei tempi una minoranza timida e discreta).


C’erano poi uomini che avrebbero voluto essere donne e viceversa. Questi talvolta assumevano abbigliamenti e comportamenti del sesso desiderato, e li chiamavamo giocosamente "travestiti", ma restavano comunque (almeno per l'anagrafe) uomini e donne.


Poi sono arrivate le cure ormonali e la chirurgia plastica.


Adesso c'è un coacervo di definizioni per identificare tutte le possibili sfumature di identità sessuale. In fisica si direbbe che siamo passati dal discreto (uomo - donna) al continuo (monogender, bigender, agender, genderfluid, transgender…, il tutto sussunto dalla formula LGBTQ +n² × ¾π.


Recentemente è stato introdotto il termine “binario”, che indicherebbe ciò che un tempo era la normalità.


Secondo Wikipedia le identità non binarie sono quelle identità di genere non strettamente e completamente maschili o femminili. Le identità non binarie talvolta possono rientrare nel termine ombrello “transgender”, poiché le persone non binarie si identificano tipicamente con un genere diverso dal genere assegnato, ma possono anche essere soltanto non conformi a tale genere.


Le persone non binarie possono identificarsi come appartenenti a più di un genere (bigenere), a nessun genere (agenere), o oscillanti tra generi (genderfluid).


L'identità di genere è distinta e indipendente dall'orientamento sessuale.


Tutto chiaro, no? Chi deve compilare un modulo con i dati anagrafici alla voce Sesso potrebbe starci a pensare mezza giornata.


L’esimio Professor Italo Miglio dell’Accademia dei Cinque Cereali ha espresso il seguente dubbio: una persona che si chiama Italo, come il famoso treno, potrebbe dichiararsi non binaria? E in tal caso sarebbe una monorotaia?


A questo punto, il suo prestigioso collega Paul Rice si è posto una ulteriore domanda: “Ma monorotaia è colui (o colei) che fa sesso da solo?”


La dottoressa Stephanie Hop-là, parafrasando Roger Murtaugh in Arma Letale, avrebbe esclamato: "Sono troppo vecchia per queste stronzate".


La spinosa questione è tuttora aperta, ma nonostante questo c'è ancora chi si preoccupa del sessismo nella grammatica italiana.

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Dott.ssa Stephanie Hop-là & Freddy Marchiori - ACC

Bandiera “non binaria”


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Bandiera “monorotaia”

VOLARE BASSO



Ricordo papà con le forbici in mano, intento a spuntare le estremità delle piume alle nostre galline. Bastava tagliare pochissimi centimetri per evitare il volo e la fuga dal pollaio. Spiccavano un salto breve, certe del decollo, ma agitavano le ali invano. Il risultato era un piccolo ed innocuo volo in discesa.


Voi non ci crederete, ma sono passati più di quarant’anni e non ho mai smesso di vedere quella scena.


La vedo quotidianamente ripetuta tra noi: abbiamo tutti grandi sogni, grandi ali… Ma puntualmente arriva qualcuno con le forbici. Bastano pochi innocui centimetri.

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Patty Biancoperla - ACC

MILANO COMICS & GAMES 14/15 SETTEMBRE 2024

LETTERA ALL’ACC - AUTOSCUOLA FAI DA TE

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AUTOSCUOLA FAI DA TE

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Gent.ma ACCademia,


sono Guido Prudente da Acireale e scrivo per riportare a voi e ai vostri lettori la mia esperienza nel settore della motorizzazione civile e incivile.

Ho quasi cinquant’anni e ho preso la patente di guida quando ne avevo diciotto. Da allora sono cambiate parecchie cose: il Codice della Strada è stato aggiornato, c'è stato l’adeguamento alle norme europee, il traffico è drasticamente aumentato, la segnaletica ha subito modifiche nel tempo, hanno costruito rotonde alla francese, sostituendo gli incroci che terrorizzavano a morte i candidati all’esame di guida.

Ho pensato che un aggiornamento mi sarebbe stato utile. Purtroppo le autoscuole non offrono corsi a buon mercato, così ho deciso di osservare gli altri automobilisti e prendere nota dei più comuni comportamenti al volante.

Riporto qui, a beneficio dei lettori, le più importanti e interessanti norme che ho dedotto attraverso le mie osservazioni:

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LIMITI DI VELOCITA’

Evidentemente i limiti di velocità non sono più espressi in chilometri all'ora, ma in metri al secondo. Per capirlo basta osservare le auto che sfrecciano sulle strade con limite dei 50.

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AUTOSTRADE

Abrogata la norma che prevede di occupare la corsia libera più a destra.

Gli automobilisti che viaggiano a 90 Km/h devono occupare obbligatoriamente la corsia di sorpasso, e non lasciarla in ogni caso; neppure se un autoarticolato suona ripetutamente il potente clacson in segno di disapprovazione. In questi casi la velocità può essere ridotta fino a 70 Km/h senza spostarsi a destra.

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PARCHEGGI

In caso di necessità, come ad esempio recarsi in farmacia o dal medico, è consentita la sosta in doppia fila e sugli attraversamenti pedonali, per il tempo strettamente necessario. Questi modi di parcheggiare diventano invece obbligatori nei casi di estrema necessità ed urgenza, come ad esempio recarsi dal parrucchiere, fare tappa dal giornalaio o dal tabaccaio, un aperitivo con gli amici, ecc. Senza limiti di tempo. Oggi è prevista anche la sosta breve in mezzo alla strada, per salutare un amico, guardare una vetrina, rispondere al cellulare o consultare una cartina stradale. Per queste soste brevi non è previsto nemmeno l'obbligo delle quattro frecce.

Nota: La cartina stradale è per chi non sa usare il navigatore satellitare (come me), al quale la sosta breve serve per interpretare correttamente le istruzioni di navigazione.

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ROTONDE ALLA FRANCESE

In caso di svolta a destra, disporsi nella corsia più a sinistra e cambiare repentinamente corsia in prossimità della rotonda.

Chi sta percorrendo la rotonda ha la precedenza, quindi è obbligatorio accelerare al massimo in prossimità di una rotatoria, per essere i primi ad entrarvi e avere il diritto di precedenza su tutti e la ragione in caso di sinistro (che se in questo caso sarebbe un destro).

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ATTRAVERSAMENTI PEDONALI

Accelerare simulando urgenza se in presenza di anziani o bambini, rallentare e fermarsi facendo i galanti nel caso di belle ragazze (invertire le posizioni se alla guida è una donna e ad attraversare sono giovani maschi esteticamente dotati).

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SEMAFORI

Se scatta il giallo, accelerare il più possibile per passare prima che si accenda la luce rossa.

Se si è fermi al semaforo e scatta il verde continuare con comodo la telefonata, l’invio di messaggi, la ricerca della stazione dell'autoradio o lo scaccolamento selvaggio, e ripartire poi con tutta calma.

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SERVIZI:

In prossimità delle scuole i Suv hanno precedenza assoluta e possono parcheggiare davanti al cancello d’ingresso (o addirittura dentro il cortile in caso di maltempo). La distanza consentita in avvicinamento alla scuola è inversamente proporzionale alla cilindrata dell’auto.

Ma soltanto se alla guida del Suv c’è una bionda trattata chirurgicamente con intenti migliorativi. Col nasino all’insù e l’atteggiamento “lei non sa chi sono io!”.

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NORME COMPORTAMENTALI

Chi possiede un telefono cellulare è invitato a utilizzarlo alla guida. Se la zona è particolarmente trafficata o complessa, diventa obbligatorio mettersi al telefono.

Possibilmente impugnare il cellulare con la mano destra, quella che si dovrebbe usare per azionare la leva del cambio, per creare un conflitto, e procedere preferibilmente in seconda a velocità ridotta.

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ALLARMI

Ricordare che, quando l’auto davanti si sposta sulla sinistra, oltrepassa di mezzo metro la linea di mezzeria, sicuramente alla guida c’è una signora. Quindi attenzione: improvvisamente si pianterà a centro strada poi, senza alcuna segnalazione, svolterà a destra.

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RISPOSTA:

Caro Guido, simpatico (e un filino misogino) automobilista dotato di grande spirito di osservazione, non dimenticare di integrare il tutto con il codice della strada americano (visionabile in ogni telefilm), dove è obbligatorio partire sgommando, utilizzare aiuole, sterrati e scalinate come scorciatoie, e fermarsi facendo stridere le gomme.

Ti ricordiamo inoltre che gli indicatori di direzione saranno presto aboliti sui nuovi modelli di automobili. Tanto vale abituarsi sin d'ora a non usarli.

In estrema sintesi, il nuovo codice rivaluta la cosiddetta guida narcisistica sicura. Per chi non conosce la mitologia il concetto è meglio spiegato nel sottotitolo del Nuovo Codice della Strada: La strada è mia e me la gestisco io.

Infine, la tua relativamente giovane età ti consentirà di vivere l’epopea delle auto che non necessitano di guidatore, a bordo delle quali tu, ex guidatore ora solo trasportato, avrai l’unica incombenza di mostrare il dito medio ad altri trasportati, ormai divenuti superflue e ininfluenti suppellettili.

Ma tu, caro Guido, sarai un uomo più sereno: il guidatore automatico è sempre di genere maschile.

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Accademia dei Cinque Cereali (MARZO 2017)

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LA RISTAMPELLATA: questo articolo è stato scritto tra il 2016 e il 2018 e viene qui riproposto a grande richiesta.

Continua...

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