Morto per la puntura di una vespa un ragno di 43 anni. Era una femmina di Gaius villous, scoperta nel 1974 in Australia nella riserva di North Bangulla e studiata nel suo ambiente naturale. Ne hanno dato il triste annuncio i ricercatori dell'Università Curtin di Perth, sulla rivista Pacific Conservation Biology. Fu scoperta negli anni '70 dalla ricercatrice Barbara York Main, oggi 88enne. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell'Università di Pensologia di Torino: "Generazioni di studiosi si sono alternati ad osservare per 43 anni un ragno, anziché praticare sesso sublime, degustare cibi appaganti e vini di qualità, o semplicemente rivolgere in alto lo sguardo per ammirare il cielo limpido. O fare soltanto bei sogni".

Accolto con entusiasmo alla riunione dell'European Society of Cardiocardiology di Monaco di Baviera l'annuncio che il Belviq, un farmaco inibitore dell'appetito, ha superato i test della Food and Drug Administration americana: è efficace e non ha effetti collaterali sul cuore e sullo stato mentale dei pazienti. La dottoressa Erin Bohula, leader della ricerca, ha pubblicato sul New England Journal of Medicine" la conferma che due pillole al giorno riducono del 5% il peso in pochi mesi, senza effetti negativi. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell'Università di Pensologia di Torino: "Una simpatica teoria, ma si sa che l'unico modo per perdere peso è non mangiare i nostri cibi preferiti, non proprio salutari".

Il British Medical Journal mette in dubbio la validità dello screening del tumore alla prostata (PSA), oggi consigliato a tutti: porterebbe più danni che benefici, visti i molti trattamenti inutili per tumori inesistenti. Il testo è approvato da Dragan Ilic della Monarch University di Victoria, Australia, e Martin Roland della University of Cambridge, Inghilterra. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell'Università di Pensologia di Torino, chiosa: "E non dimentichiamo gli effetti psicologici collaterali della prospezione col dito medio nelle parti intime".

La cherofobia è il timore di situazioni che provocano allegria, gioia, e benessere. Chi ne soffre si allontana dalle possibili fonti di felicità, perché teme di poter soffrire. Uno studio, pubblicato dal Journal of Cross-Cultural Psychology, specifica che chi ne soffre si allontana dalle fonti di felicità: concentrato sui possibili eventi negativi, rinuncia a quelli positivi. Il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5) non elenca la cherofobia come disturbo, e non esistono farmaci approvati dalla FDA (Food and Drug Administration) né altri trattamenti risolutivi. Il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell'Università di Pensologia di Torino, chiosa: "Questa paura della felicità non mi è chiara, e forse non è chiara neanche per chi la sta studiando. Forse avrò paure, ma non ho questa".

La disfunzione erettile potrebbe essere genetica? La rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" afferma di sì. Il genetista Eric Jorgenson, autore principale dello studio relativo, ribadisce il concetto. Infine, la Kaiser Permanente Northern California convalida questa teoria con dati e percentuali. Ma il Professore Chiarissimo Sun Nen Bun, Dipartimento Torrazzese dell'Università di Pensologia di Torino, commenta: "Grazie, papà, per avermi trasmesso appositi geni magnifici".