Il Vaffa della settimana va a

La Corte Suprema dell’India.

Con la seguente motivazione:

Per una politica ambientalista estrema in difesa della tigre,

deporta ben otto milioni di indiani, per lasciare l’area a lei.

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L’esortazione a recarsi a defecare sulla urtica dioica va a

Mendoza Yovana, (ex) vestale del veganesimo.

Con la seguente motivazione:

Vegana un par di palle! Sorpresa a mangiare pesce al ristorante, è stata ricoperta di insulti sul web. Si è rivolta ai fan con un video di 33 minuti, ed ha spiegato che l’ha obbligata il medico: da due anni non aveva il ciclo mestruale, ed è stata colpita da infezioni intestinali e vaginali. Chissà, se i vegani ne approfitteranno per riflettere.

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Il Cetriolo Plumbeo Honoris Causa va a

Anonimo motociclista friulano.

Con la seguente motivazione:

Ha sorpassato un’auto impennando, dalle parti di Pordenone. Fermato dalla Polizia, si è scoperto che non aveva la licenza per guidarla, e la moto non era assicurata. Ha perso tutti i punti della patente e ha avuto una multa di 2.148 €uro. Congratulazioni.

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Il premio vauro ridens va a

Taylor Jessy, (ex) influencer.

Con la seguente motivazione:

Le chiudono il profilo Instagram, e piange disperatamente perché dovrà trovare un lavoro vero: “Non so fare niente: ho lavorato da McDonald’s e fatto la prostituta”.

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Il premio pane e volpe va a

Escobar Gaviria Roberto, fratello del narco-boss colombiano Escobar Pablo.

Con la seguente motivazione:

Lancia una campagna di crowdfunding per mettere sotto accusa Donald Trump.

Ci spiega il perché: “Non è possibile avere la guida di un Presidente corrotto”.

A parte un “senti chi parla”, si sogna di raccogliere ben 50 milioni di dollari.

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Il premio “ma ci faccia il piacere” va a

Germano Rota, prete, parroco di Cuccaro, Alessandria.

Con la seguente motivazione:

Dopo l’accorpamento del suo Comune con quello di Lu,

ha chiesto scusa ai fedeli, per non avere pregato abbastanza,

e non avere fatto penitenza sufficiente, e scongiurato la fusione.