Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
IL GATTO CON GLI STIVALI - QUARTA PUNTATA
Non riesco a stare ferma: ogni tanto mi alzo, esco in corridoio, cammino fino alla sala della televisione, mi siedo un attimo; poi mi rialzo, esco dal reparto, scendo al bar, prendo un caffè, e torno di sopra. Ogni volta che rientro nella stanza sento su di me gli sguardi accusatori dei presenti. Tua mamma è in coma e tu te ne vai in giro? Dicono quegli sguardi. Nel pomeriggio viene un prete, a benedire e dire cose senza senso su Dio che ci ama nei momenti difficili.
Avrei dovuto stare zitta e invece ho detto a voce alta che se un dio esistesse e ci amasse non ci lascerebbe tribolare in questo limbo sospeso tra la vita e la morte.
Il prete mi guarda serio e non dice nulla. Anche gli altri parenti mi guardano. Di colpo mi rendo conto di essere stata sciocca e superficiale: e se mamma avesse sentito? Son cose da dire in questi casi?
Da quel momento gli eventi precipitano. Mamma tossisce, o meglio, cerca di farlo, ma non riesce: vengono due infermieri con un macchinario a farle una radiografia ai polmoni, dalla quale risulta che ha la polmonite. Aggiungono altri farmaci alla flebo. In tarda serata inizia a rantolare con la bocca aperta. Le tocco la fronte, scotta. Chiamo l'infermiera e telefono a mia sorella.
Mamma muore nella notte con le sue figlie accanto, ma non è come nella fiaba, è orribile. Sono confusa, stordita, ma non riesco a piangere, a disperarmi come ci si aspetterebbe. È come avere una anestesia locale: si è svegli e coscienti, si vede la ferita sanguinare, ma non si prova alcun dolore.
Maria Stefania Marello
30 giugno 2019
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