Umorismo di sostegno
PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016
ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ
Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.
LA VITA È MERAVIGLIOSA?
Quando la nonna era bambina (una montagna di anni fa, direbbe suo nipote) internet non c'era. Per le ricerche scolastiche esistevano soltanto le biblioteche, che avevano un non so che di austero e ostile. Luoghi silenziosi per definizione, dove se bisbigliavi una parola di troppo o se ti sfuggiva un paio di sonori starnuti la bibliotecaria ti fulminava con un'occhiata, o ti intimava il silenzio con imperiosi 'Ssst'.
Le bibliotecarie erano tutte anziane (nella percezione temporale dei bambini anziano significa che ha superato i quarant'anni) e severe. La nonna pensava che le selezionassero attraverso un esame specifico, in cui dovevano dimostrare amore per i cataloghi, odio per i bambini, e totale incapacità di sorridere. La maggior parte era priva di senso dell'umorismo, o se l'era fatto asportare con un'operazione. E a proposito di starnuti, rammento a chi non la conosce che la nonna era una bambina allergica, e che le biblioteche sono luoghi polverosi...
Per evitare questo disagio, ogni volta che doveva andare in biblioteca supplicava la mamma di accompagnarla. Morale della favola, mamma ne parlò con papà, e insieme decisero di acquistare una di quelle enciclopedie illustrate per ragazzi, molto in auge all'epoca, e molto costose. Infatti la pagarono a rate, e la sistemarono in bella vista nella triste libreria svedese del soggiorno. Cavolo, non avevano ancora il televisore e l'automobile, ma avevano l'enciclopedia!
Comunque la nonna se la ricorda bene; aveva un titolo accattivante e decisamente ottimista: Vita Meravigliosa. Dodici volumi con tante illustrazioni a colori, su argomenti che spaziavano dalla storia, alle scienze, alla medicina.
Ogni volta che ne sfogliava le pagine per cercare informazioni utili alla sua ricerca, si lasciava immancabilmente catturare da qualcos'altro, che la incuriosiva più dell'organizzazione dei formicai, o della vita di quel Napoleone tanto amato dalla maestra.
Non so se avesse una sorta di radar per l'horror, ma finiva sempre con l'incappare in argomenti spaventosi, riguardanti gli aspetti più raccapriccianti della vita, che, purtroppo, non è sempre meravigliosa. Si ricorda ancora qualche illustrazione che l'aveva impressionata: le orche che attaccano una balena per mangiarle la lingua, l'icneumone (una specie di vespa) che inserisce nel nido bruchi vivi, ma paralizzati dal veleno, affinché le sue larve possano nutrirsi di carne fresca, i salmoni, costretti a risalire il corso di fiumi e torrenti, dove muoiono a centinaia trascinati dalla corrente, o divorati dagli orsi. E gli esseri umani non se la passavano meglio se Giovanna D'Arco fu costretta ad arrostire sul rogo, e se il povero Attilio Regolo fu rinchiuso in una botte irta di chiodi, e fatto rotolare lungo un pendio. La nonna bambina guardava queste illustrazioni con angoscia, chiedendosi perché i salmoni non se ne stessero placidi nel mare, e Giovanna d'Arco tranquilla a casa sua; poi richiudeva il volume, lo riponeva con cura sullo scaffale, e correva a giocare senza pensarci più.
Purtroppo però queste immagini prendevano vita (non meravigliosa) di notte in certi sogni, dai quali si svegliava urlando, tutta sudata, con l'orrenda consapevolezza che non si trattava soltanto di incubi, ma della vita reale; vita che, a suo modesto giudizio, non aveva nulla di meraviglioso.
Sua sorella, che dormiva nel letto accanto al suo, probabilmente era piuttosto... infastidita, per usare una parola garbata, da quei risvegli notturni, che era costretta a condividere. E forse, dice la nonna, i suoi genitori si erano anche pentiti dell'acquisto. Comprando l'enciclopedia, non avevano previsto che la loro figlioletta curiosa e ipersensibile potesse trasformarsi di notte in una tale rompiballe. Non avevano certo immaginato che la tranquilla scolaretta avrebbe svegliato tutti con le sue urla, i suoi pianti, accompagnati da confusi discorsi di orche e salmoni, e personaggi morti da secoli, e che si sarebbe riaddormentata solo nel lettone, tra le braccia rassicuranti della mamma.
Con buona pace del papà, che finiva sempre esiliato su uno scomodissimo divano.
Insomma, la vita era davvero meravigliosa per tutta la famiglia.
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Stefania Marello - ACC
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Biblioteca d'altri tempi
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Anche questo film, che sembrava affermare quanto suggerito dall'enciclopedia, non era molto convincente
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