Stacks Image 2

Umorismo di sostegno

PUBBLICAZIONE UMORISTICA FONDATA DALL'ACCADEMIA DEI CINQUE CEREALI IL 2 GIUGNO 2016

ANNO IX d.F. - IDEATO, SCRITTO, IMPAGINATO, POSTATO E LETTO DAGLI AUTORI E DA SEMPRE DEDICATO A FRANCO CANNAVÒ

Fondatore e macchinista: Paolo Marchiori.
Vicedirettori postali (addetti ai post): Stefania Marello, Christina Fasso, Italo Lovrecich, GioZ, il Pensologo Livio Cepollina.

ORA SOLARE, ORA LEGALE E ORA DI FINIRLA


Anche quest'anno siamo giunti all'appuntamento del cambio dell'ora, da legale a solare.


Sentiremo per l'ennesima volta i promemoria dei notiziari, le considerazioni sull'utilità del cambio e i consigli dell'esperto di jet e dell'esperto di leg per contrastare il jet lag. Saremo ancora edotti, caso mai qualche testa dura non l'avesse capito, che godremo di un'ora di sonno in più, ma continueremo a chiederci perché dobbiamo per forza dormire, e non potremmo invece utilizzare la nostra bella ora per camminare nel parco, andare in piscina o contare le cimici che si sono spiaccicate sui nostri panni stesi.


Ma in questo copione replicato ormai da decenni c'è oggi una novità: con la crisi energetica e l'aumento indiscriminato del prezzo del gas qualche testa d'uovo ha presentato uno studio che dimostrerebbe il risparmio di fantastilioni di kilowattora e miliardi di euro sulle bollette mantenendo l'ora legale tutto l'anno. L'ora legale diventerebbe annuale, con buona pace di lavoratori e studenti che in pieno inverno dovrebbero alzarsi circa due o tre ore prima dell'alba.


In una Europa che, in un sondaggio del 2018, si è espressa negativamente nei confronti dell'ora legale, giudicandola obsoleta e inutile, l'Italia ha deciso di presentare una richiesta che va esattamente in senso opposto. Perché l'Italia è diversa, lo sappiamo tutti, e non potendo ottenere il riconoscimento di questa diversità in campo artistico, economico e politico, vuole che le sia riconosciuto un fuso orario tutto suo: il fuso italico.


Ma questa prima timida rivendicazione di separatismo temporale ha dato la stura a una serie di altre richieste, che dividerebbero ulteriormente la popolazione dell'Italia in base a specifiche esigenze di orario.


Gli abitanti del Nord Italia, ad esempio, hanno chiesto l'Ora Leghista, un'ora legale specifica per lavoratori che si alzano presto al mattino e si ritirano presto la sera.


Al Sud le esigenze sono diverse: i lavoratori al servizio dei caporalati non hanno voce in capitolo, ma i percettori a sbafo di Reddito di Cittadinanza vogliono l'Ora Graduale, cioè un'ora di risveglio lento e dolce, per potersi trasferire senza traumi dal letto al divano.


Gli anziani, invece, detti anche fragili dall'esordio della pandemia, stanchi di essere punzecchiati da mille vaccini, obbligati a turni estenuanti di nonnismo, oppure isolati nelle RSA, chiedono un'ora legale particolare, l'Ora Fatale, che riconosca il loro diritto di ammalarsi e morire in pace come si faceva una volta, a casa propria, accanto a figli e nipoti, non spalmati sulle barelle del Pronto Soccorso, o intubati nelle terapie intensive.


I giovani (e meno giovani) appartenenti al gruppo estremista DIVO (Disoccupati Italiani Volenterosi Oltremisura) sono scesi ancora in piazza, ma questa volta per rivendicare l'Ora Contrattuale, che finalmente renda illegali i contratti di durata inferiore ai sessanta minuti.


Si sono espressi persino gli astronauti, con la gagliarda Samantha in testa: vorrebbero l'Ora Lunare, un orario specifico non diviso in ore di luce e di buio, ma in livelli gravitazionali.


Personalmente credo che tutte queste ore non mi toccheranno: ho deciso di attenermi all'Ora Personale, mangiando quando ho appetito, dormendo quando ho sonno e svegliandomi quando mi pare.

.

Stefania Marello - ACC


Studio legale che studia se l'ora legale estesa sia legale

Disclaimer. Questo blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog potrebbero essere estrapolati da internet e, pertanto, se non considerate di pubblico dominio, perlomeno accessibili a chiunque. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, siete pregati di comunicarcelo senza esitazioni all’indirizzo e-mail: info @ lastampella.it e saranno immediatamente rimossi.
Gli scritti che contengono riferimenti a persone realmente esistenti hanno il solo scopo (si spera) di far sorridere e sono frutto del vaneggiare degli autori. Se tuttavia qualcuno non gradisse un articolo o una sua parte può chiederne la rimozione all’indirizzo di cui sopra, motivando l’istanza.
Non siamo responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
| Copyright © 2016 La Stampella | contatti | newsletter | privacy policy | sitemap |